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BUONI & CATTIVI - Napoli-Lazio 5-0, voto 8 a Sarri e Insigne
22.09.2015 13:18 di Redazione

NAPOLI - Buoni & Cattivi sempre più difficili, per fortuna. E speriamo che la difficoltà a trovare i Cattivi – che è appunto difficilissimo dopo la Lazio, (il secondo 5-0 in pochi giorni) – prosegua fino a fine stagione. Ci viene in aiuto il non-pubblico del San Paolo. O meglio: lo scetticismo di chi non c’era, di chi tra i tifosi, ha lasciato che fossero solo 20mila fedelissimi a tifare azzurro. Perché è in queste occasioni che si vede il tifo vero; facile non mancare con la Juve o il Borussia… I Cattivi sono loro. Per il resto solo sorrisi: in ottica-Carpi niente di meglio. Facile a dirsi, difficile a farsi: serve questo Napoli. Non bello, di più, abbagliante. Solo per una volta al bando la scaramanzia: basterà.

 

BUONI

 

Sarri 8 – Onore al merito, il manovale della panca sempre più architetto di lusso. Saranno pure tutti idoli e maestri suoi (pensiamo a Maradona e Mihajlovic, per esempio, da lui esaltati) ma la piccola casa azzurra anti-Lazio è stata una cattedrale che ha annichilito l’Italia, critici e tecnici innanzitutto. Bella, bellissima come quella che aveva scioccato l’anno scorso con l’Empoli. Abbiamo rivisto proprio quel calcio lì, disinvolto, tutto di prima, un tocco e via, pressing altissimo, coperture attente, gol come se piovesse; porca miseria, ma davvero è il Napoli quello lì? Per noi il primo vincitore è stato lui.

 

Insigne 8 -  Uno spettacolo, Lorenzinho da Fratta. Alla fine ci siamo trovati a chiedere a Conte di non farsi scappare l’occasione di mettergli presto l’azzurro nazionale, tanto ci aveva convinto, tanto aveva frastornato i Pioli-boys, tanto aveva vinto quasi da solo la partita. Ispiratissimo, con dentro tanta fame di calcio, saltava tra le linee, assist, sponde, gol; persino in copertura – certo non la sua specialità – si è dato da fare. Un’iradiddio. Lunga vita tecnica allo scugnizzo nostro, simbolo di talento e napoletanità.

 

Higuain 7,5 – Il manuale dell’attaccante moderno. Giovani che volete sapere come si fa: registrate lui e saprete. Lo stop con assist a se stesso del suo gol dal limite è un capitolo che non ha scritto ancora.  Rivedetelo.

 

Allan 7,5 – Per chi, come il sottoscritto, lo ricordava lo scorso anno fare pentole e coperchi a Udine è stato come ritrovare un amico. Allora esiste ancora… Ha fatto semplicemente tutto. Evidentemente per il suo calcio super-dispendioso ha bisogno di condizione atletica a mille e finora non ce l’aveva.

 

Jorginho 7,5 – Un metronomo - quello che Valdifiori non è riuscito ad essere. Non solo pensatore, anche playmaker illuminato. Non ha rallentato la manovra, l’ha resa pratica ed efficace. Non s’è visto neppure il suo piumino da cipria, o, se ce l’aveva, è rimasto in tasca: d’altra parte è stato lui il primo interprete del “tocco e via”… Il piumino non faceva a tempo a prenderlo che già aveva fatto correre la palla.

 

CATTIVI

 

I tifosi assenti – Non l’avremmo mai pensato, il San Paolo con la puzza sotto al naso, che vuol vedere prima di tifare, no, non ce l’aspettavamo e forse neppure l’avevamo mai visto.  Evidentemente la nostra radicatissima napoletanità ci aveva fatto andare fuori strada: credevamo che i tifosi azzurri “a prescindere”, quelli che, come la chiama il caro Maurizio de Giovanni, hanno nel sangue la ‘malatia’  per il Napoli, beh credevamo fossero la maggioranza. Ci sbagliavamo, purtroppo.

 

 

Paolo Prestisimone

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com 

 

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BUONI & CATTIVI - Napoli-Lazio 5-0, voto 8 a Sarri e Insigne

di Napoli Magazine

22/09/2015 - 13:18

NAPOLI - Buoni & Cattivi sempre più difficili, per fortuna. E speriamo che la difficoltà a trovare i Cattivi – che è appunto difficilissimo dopo la Lazio, (il secondo 5-0 in pochi giorni) – prosegua fino a fine stagione. Ci viene in aiuto il non-pubblico del San Paolo. O meglio: lo scetticismo di chi non c’era, di chi tra i tifosi, ha lasciato che fossero solo 20mila fedelissimi a tifare azzurro. Perché è in queste occasioni che si vede il tifo vero; facile non mancare con la Juve o il Borussia… I Cattivi sono loro. Per il resto solo sorrisi: in ottica-Carpi niente di meglio. Facile a dirsi, difficile a farsi: serve questo Napoli. Non bello, di più, abbagliante. Solo per una volta al bando la scaramanzia: basterà.

 

BUONI

 

Sarri 8 – Onore al merito, il manovale della panca sempre più architetto di lusso. Saranno pure tutti idoli e maestri suoi (pensiamo a Maradona e Mihajlovic, per esempio, da lui esaltati) ma la piccola casa azzurra anti-Lazio è stata una cattedrale che ha annichilito l’Italia, critici e tecnici innanzitutto. Bella, bellissima come quella che aveva scioccato l’anno scorso con l’Empoli. Abbiamo rivisto proprio quel calcio lì, disinvolto, tutto di prima, un tocco e via, pressing altissimo, coperture attente, gol come se piovesse; porca miseria, ma davvero è il Napoli quello lì? Per noi il primo vincitore è stato lui.

 

Insigne 8 -  Uno spettacolo, Lorenzinho da Fratta. Alla fine ci siamo trovati a chiedere a Conte di non farsi scappare l’occasione di mettergli presto l’azzurro nazionale, tanto ci aveva convinto, tanto aveva frastornato i Pioli-boys, tanto aveva vinto quasi da solo la partita. Ispiratissimo, con dentro tanta fame di calcio, saltava tra le linee, assist, sponde, gol; persino in copertura – certo non la sua specialità – si è dato da fare. Un’iradiddio. Lunga vita tecnica allo scugnizzo nostro, simbolo di talento e napoletanità.

 

Higuain 7,5 – Il manuale dell’attaccante moderno. Giovani che volete sapere come si fa: registrate lui e saprete. Lo stop con assist a se stesso del suo gol dal limite è un capitolo che non ha scritto ancora.  Rivedetelo.

 

Allan 7,5 – Per chi, come il sottoscritto, lo ricordava lo scorso anno fare pentole e coperchi a Udine è stato come ritrovare un amico. Allora esiste ancora… Ha fatto semplicemente tutto. Evidentemente per il suo calcio super-dispendioso ha bisogno di condizione atletica a mille e finora non ce l’aveva.

 

Jorginho 7,5 – Un metronomo - quello che Valdifiori non è riuscito ad essere. Non solo pensatore, anche playmaker illuminato. Non ha rallentato la manovra, l’ha resa pratica ed efficace. Non s’è visto neppure il suo piumino da cipria, o, se ce l’aveva, è rimasto in tasca: d’altra parte è stato lui il primo interprete del “tocco e via”… Il piumino non faceva a tempo a prenderlo che già aveva fatto correre la palla.

 

CATTIVI

 

I tifosi assenti – Non l’avremmo mai pensato, il San Paolo con la puzza sotto al naso, che vuol vedere prima di tifare, no, non ce l’aspettavamo e forse neppure l’avevamo mai visto.  Evidentemente la nostra radicatissima napoletanità ci aveva fatto andare fuori strada: credevamo che i tifosi azzurri “a prescindere”, quelli che, come la chiama il caro Maurizio de Giovanni, hanno nel sangue la ‘malatia’  per il Napoli, beh credevamo fossero la maggioranza. Ci sbagliavamo, purtroppo.

 

 

Paolo Prestisimone

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com