NAPOLI - Gaetano Fontana, ex centrocampista del Napoli, attualmente allenatore dell'Imolese, ha rilasciato un'intervista a "Napoli Magazine": "Il pari nel derby di Milano ci poteva stare, un po' meno quello del Napoli col Verona. Certo e' che, contro una squadra rognosa come quella scaligera, dopo essere andati sotto di un gol, non era facile ribaltarla. Durante un campionato, comunque, possono verificarsi partite di questo tipo. Non farei tanti drammi per la mancata vittoria del Napoli. Uno o due punti in piu' in classifica, in questo momento, possono contare davvero poco. E' importante, invece, la costanza con cui il Napoli sta affrontando le partite, che è sinonimo di grande crescita. Con il pari di Milano non e' cambiata la corsa verso lo scudetto. Ovvio che bisognera' affrontare con maggiore attenzione le gare contro formazioni come la Lazio e la Fiorentina, serve sempre il piglio giusto. Ayroldi? Il discorso degli arbitri purtroppo sta diventando una costante in discussione. Ci sono tanti occhi ad analizzare un singolo episodio e diventa difficile capire l'interpretazione che viene data, anche se a tanti sembra scontata. Spesso pure noi tecnici veniamo messi in discussione, perche' alcuni falli ci sembrano evidenti mentre le valutazioni che adesso fanno gli arbitri sono diverse, ma mai lineari e costanti. Il fallo su Mario Rui, ad esempio, e' stato evidente: non c'è stata una semplice spallata da parte del difensore del Verona. Chi ha giocato a calcio sa cosa intendo. C'è anche l'aspetto caratteriale e l'intenzionalita' da valutare. Quando i risultati non sono pieni diventa tutto discutibile. Spalletti? L'allenatore ha in testa una partita diversa da quella che vedono gli altri da fuori, andrei cauto sui giudizi sul tecnico. L'allenatore conosce bene le sensazioni e lo stato d'animo dei suoi ragazzi. A volte si ritardano dei cambi perche' i segnali che arrivano dal campo sono diversi, magari possono nascere delle situazioni inaspettate. Poi e' ovvio che se entrano Mertens e Ounas, e fanno gol, anche l'allenatore diventa bravo. Penso che sia ovvio che Lozano e Zielinski non stiano attraversando un grande momento di forma, ma nessun atleta e' altamente performante per tutta la stagione. Si parla di equilibrio, strategia tattica, che poi determinano certe scelte. Senza Koulibaly, è normale che vengano meno delle incertezze nel reparto difensivo ma anche un po' in tutta la squadra. Prendiamo il gol di Simeone: e' facile fare certe considerazioni sugli errori commessi da Mario Rui e Rrahmani. Juan Jesus ha una grande struttura fisica, ma ha giocato poco e magari può succedere che determinate azioni le leggi mentalmente ma non riesci a realizzarle. Il Verona, anche con Di Francesco, stava facendo bene: purtroppo in Italia, appena le cose non vanno bene, si chiede subito la testa dell'allenatore, perche' lo si ritiene l'unico responsabile della situazione e non è sempre così. L'ingresso di Tudor ha portato comunque nuove certezze, la squadra e' forte, il Verona ha elementi che stanno facendo veramente bene. E' difficile per chiunque affrontare formazioni del genere. La fortuna di tante squadre in lotta per lo scudetto dipende pure da queste situazioni. Se il Verona dovesse continuare cosi' credo che dara' fastidio a tante formazioni. Dopo la sosta, Inter-Napoli e Napoli-Lazio saranno partite molto belle. L'Inter ha vinto il campionato, ed è vicina al Napoli e al Milan. La strada e' lunga, i nerazzurri possono ancora rientrare nella lotta scudetto. Napoli-Lazio sara' affascinante perche' di fronte ai partenopei ci sara' Sarri, un signore che ha fatto la storia recente del club. C'e' chi lo ama e chi lo odia per il passaggio alla Juventus. Ho visto giocare la Lazio, vivono tra alti e bassi, era normale che avvenisse: il gruppo biancoceleste deve destrutturarsi dall'idea di gioco di Simone Inzaghi, scardinare certi automatismi non e' semplice. La mano di Sarri, comunque, si nota già. Una valutazione sarà possibile però farla a lungo termine. Osimhen ed Anguissa sono giocatori formidabili. Osimhen era arrivato come un giocatore da far crescere, ma ora è già un attaccante completo, sa fare reparto da solo, sa allungarti ed accorciarti la squadra, sa anche legare il gioco nel traffico. Osimhen e' tra gli attaccanti piu' importanti d'Europa. Anguissa e' la vera rivelazione del Napoli, e' arrivato tra un po' di scetticismo generale ma ha fatto vedere subito il suo valore. Con gli infortuni di Lobotka e Demme, ha avuto la strada spianata ed ha saputo cogliere la palla al balzo. Tecnicamente e' un elemento importante per il centrocampo del Napoli. La Coppa d'Africa sara' un momento particolare da gestire per il Napoli. Mertens, se sara' ai suoi livelli, dara' una grossa mano. Stesso discorso per Demme. Fisicamente non e' come Anguissa, ma ha capacita' tecnica e tattica per offrire delle garanzie. Oltre a Mertens c'e' anche Petagna, entrambi possono dare un contributo notevole. Osimhen presenta delle caratteristiche uniche. Il ruolo del portiere e' delicato. Ospina sta dimostrando di essere un estremo difensore freddo e capace. Meret e' un portiere di sicuro valore. La squadra va affidata a elementi in grado di dare la maggiore serenita' possibile, ed Ospina in tal senso puo' garantire maggiori certezze. Parlo dell'aspetto emozionale, perche' li reputo entrambi degli ottimi portieri. Fabian Ruiz era abituato a giocare in altre zone di campo. Quando ha dovuto giocare da doppio play in un centrocampo a quattro ha dovuto rivedere le sue convinzioni tattiche, e' cresciuto tantissimo. Alla Nazionale spagnola torna un calciatore completo grazie agli insegnamenti ricevuti in Italia. Politano e' in uno stato di flow ottimale, ha la fiducia dell'ambiente e dell'allenatore, vive questa situazione con convinzione. Puo' essere utile sia ad inizio gara che a partita in corso. Puo' essere incisivo sempre per la struttura fisica che ha. Per me, chi sta meglio deve sempre giocare dall'inizio. I 5 cambi possono fare la differenza nella lotta Champions, sono dei bonus determinanti da giocare a gara in corso, perchè il mantenimento delle giocate resta di altissimo livello".
Antonio Petrazzuolo
Napoli Magazine
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di Napoli Magazine
12/11/2021 - 23:31
NAPOLI - Gaetano Fontana, ex centrocampista del Napoli, attualmente allenatore dell'Imolese, ha rilasciato un'intervista a "Napoli Magazine": "Il pari nel derby di Milano ci poteva stare, un po' meno quello del Napoli col Verona. Certo e' che, contro una squadra rognosa come quella scaligera, dopo essere andati sotto di un gol, non era facile ribaltarla. Durante un campionato, comunque, possono verificarsi partite di questo tipo. Non farei tanti drammi per la mancata vittoria del Napoli. Uno o due punti in piu' in classifica, in questo momento, possono contare davvero poco. E' importante, invece, la costanza con cui il Napoli sta affrontando le partite, che è sinonimo di grande crescita. Con il pari di Milano non e' cambiata la corsa verso lo scudetto. Ovvio che bisognera' affrontare con maggiore attenzione le gare contro formazioni come la Lazio e la Fiorentina, serve sempre il piglio giusto. Ayroldi? Il discorso degli arbitri purtroppo sta diventando una costante in discussione. Ci sono tanti occhi ad analizzare un singolo episodio e diventa difficile capire l'interpretazione che viene data, anche se a tanti sembra scontata. Spesso pure noi tecnici veniamo messi in discussione, perche' alcuni falli ci sembrano evidenti mentre le valutazioni che adesso fanno gli arbitri sono diverse, ma mai lineari e costanti. Il fallo su Mario Rui, ad esempio, e' stato evidente: non c'è stata una semplice spallata da parte del difensore del Verona. Chi ha giocato a calcio sa cosa intendo. C'è anche l'aspetto caratteriale e l'intenzionalita' da valutare. Quando i risultati non sono pieni diventa tutto discutibile. Spalletti? L'allenatore ha in testa una partita diversa da quella che vedono gli altri da fuori, andrei cauto sui giudizi sul tecnico. L'allenatore conosce bene le sensazioni e lo stato d'animo dei suoi ragazzi. A volte si ritardano dei cambi perche' i segnali che arrivano dal campo sono diversi, magari possono nascere delle situazioni inaspettate. Poi e' ovvio che se entrano Mertens e Ounas, e fanno gol, anche l'allenatore diventa bravo. Penso che sia ovvio che Lozano e Zielinski non stiano attraversando un grande momento di forma, ma nessun atleta e' altamente performante per tutta la stagione. Si parla di equilibrio, strategia tattica, che poi determinano certe scelte. Senza Koulibaly, è normale che vengano meno delle incertezze nel reparto difensivo ma anche un po' in tutta la squadra. Prendiamo il gol di Simeone: e' facile fare certe considerazioni sugli errori commessi da Mario Rui e Rrahmani. Juan Jesus ha una grande struttura fisica, ma ha giocato poco e magari può succedere che determinate azioni le leggi mentalmente ma non riesci a realizzarle. Il Verona, anche con Di Francesco, stava facendo bene: purtroppo in Italia, appena le cose non vanno bene, si chiede subito la testa dell'allenatore, perche' lo si ritiene l'unico responsabile della situazione e non è sempre così. L'ingresso di Tudor ha portato comunque nuove certezze, la squadra e' forte, il Verona ha elementi che stanno facendo veramente bene. E' difficile per chiunque affrontare formazioni del genere. La fortuna di tante squadre in lotta per lo scudetto dipende pure da queste situazioni. Se il Verona dovesse continuare cosi' credo che dara' fastidio a tante formazioni. Dopo la sosta, Inter-Napoli e Napoli-Lazio saranno partite molto belle. L'Inter ha vinto il campionato, ed è vicina al Napoli e al Milan. La strada e' lunga, i nerazzurri possono ancora rientrare nella lotta scudetto. Napoli-Lazio sara' affascinante perche' di fronte ai partenopei ci sara' Sarri, un signore che ha fatto la storia recente del club. C'e' chi lo ama e chi lo odia per il passaggio alla Juventus. Ho visto giocare la Lazio, vivono tra alti e bassi, era normale che avvenisse: il gruppo biancoceleste deve destrutturarsi dall'idea di gioco di Simone Inzaghi, scardinare certi automatismi non e' semplice. La mano di Sarri, comunque, si nota già. Una valutazione sarà possibile però farla a lungo termine. Osimhen ed Anguissa sono giocatori formidabili. Osimhen era arrivato come un giocatore da far crescere, ma ora è già un attaccante completo, sa fare reparto da solo, sa allungarti ed accorciarti la squadra, sa anche legare il gioco nel traffico. Osimhen e' tra gli attaccanti piu' importanti d'Europa. Anguissa e' la vera rivelazione del Napoli, e' arrivato tra un po' di scetticismo generale ma ha fatto vedere subito il suo valore. Con gli infortuni di Lobotka e Demme, ha avuto la strada spianata ed ha saputo cogliere la palla al balzo. Tecnicamente e' un elemento importante per il centrocampo del Napoli. La Coppa d'Africa sara' un momento particolare da gestire per il Napoli. Mertens, se sara' ai suoi livelli, dara' una grossa mano. Stesso discorso per Demme. Fisicamente non e' come Anguissa, ma ha capacita' tecnica e tattica per offrire delle garanzie. Oltre a Mertens c'e' anche Petagna, entrambi possono dare un contributo notevole. Osimhen presenta delle caratteristiche uniche. Il ruolo del portiere e' delicato. Ospina sta dimostrando di essere un estremo difensore freddo e capace. Meret e' un portiere di sicuro valore. La squadra va affidata a elementi in grado di dare la maggiore serenita' possibile, ed Ospina in tal senso puo' garantire maggiori certezze. Parlo dell'aspetto emozionale, perche' li reputo entrambi degli ottimi portieri. Fabian Ruiz era abituato a giocare in altre zone di campo. Quando ha dovuto giocare da doppio play in un centrocampo a quattro ha dovuto rivedere le sue convinzioni tattiche, e' cresciuto tantissimo. Alla Nazionale spagnola torna un calciatore completo grazie agli insegnamenti ricevuti in Italia. Politano e' in uno stato di flow ottimale, ha la fiducia dell'ambiente e dell'allenatore, vive questa situazione con convinzione. Puo' essere utile sia ad inizio gara che a partita in corso. Puo' essere incisivo sempre per la struttura fisica che ha. Per me, chi sta meglio deve sempre giocare dall'inizio. I 5 cambi possono fare la differenza nella lotta Champions, sono dei bonus determinanti da giocare a gara in corso, perchè il mantenimento delle giocate resta di altissimo livello".
Antonio Petrazzuolo
Napoli Magazine
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