L'Editoriale
CTCF - De Laurentiis: “Spalletti? E’ un uomo libero, è venuto da me e mi ha detto che vuole prendersi un anno sabbatico, faremo un museo straordinario allo Stadio, l'impianto deve essere funzionante 7 giorni su 7, Kvara e Di Lorenzo? Straordinari, vi parlo del mio rapporto col cinema, ecco i dettagli della festa Scudetto'
28.05.2023 22:51 di Redazione

MILANO - Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a "Che tempo che fa", su Rai 3. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "Non potevo dire di no a questo invito, saluto anche Carlo Verdone che ci guarda. Mi sono trovato in una conferenza stampa ai primi di Giugno dopo aver mandato via tanti giocatori importanti che per me avevano finito il loro ciclo a Napoli e tanti giornalisti mi chiesero "ma quest'anno che lei ha mandato via tutti questi giocatori, cosa pensa di fare?" e io dissi "Penso di vincere lo Scudetto", ci fu uno sgomento generale che coinvolse anche Spalletti. Luciano però è stato una grandissima persona e un grandissimo allenatore, perché Spalletti è uno che allena e gli abbiamo dato i calciatori giusti. Spalletti resta o va via? E' un uomo libero, quando una persona viene da te e dice "ho dato il massimo, si è concluso un ciclo della mia vita e voglio un anno sabbatico", tu cosa fai? Glielo neghi? Io glielo concedo e lo ringrazio per quello che ha fatto. Kvaratskhelia? Lo chiamo Kvara, così faccio prima! Ringrazio lui e Di Lorenzo per il videomessaggio di saluti, sono straordinari. Sul Napoli c'è da considerare che anche il brand è migliorato. 19 anni fa, quando arrivai, non ne sapevo nulla del calcio, venivo dal cinema e come sport giocavo a basket. Nonostante ciò avevo un legame con il Napoli che veniva dalla famiglia e ho sempre pensato che calcio e cinema hanno un grande legame. Mi sono detto che noi facciamo il cinema, ma quando il calcio fu stravolto, decisi di volermi buttare in questo mondo. Scoprii che il Napoli era fallito e decisi di proiettarmi nel futuro di questa squadra, nonostante in molti mi dicevano che il calcio non era roba per me. Maradona? Era una cosa dovuta dedicargli lo stadio, ma vedrete, quando questo Stadio diventerà del Napoli, ovvero quando il Comune ci affiderà lo stadio per 99 anni, faremo un museo straordinario dove tutti potranno giocare con Maradona. Matrimoni e Comunioni allo Stadio? L'impianto deve essere funzionante 7 giorni su 7, un luogo straordinario dove poter andare indistintamente dalla partita. Lo Scudetto? Dopo 33 anni è stata una cosa straordinaria, la cosa più bella è che stanno venendo americani che vedono tutta la città vestita d'azzurro e che vogliono entrare allo stadio, ma purtroppo per loro è sempre tutto pieno! Adesso abbiamo un bacino di tifosi molto ampio. Un calciatore giapponese da comprare anche? Lo faremo! Stiamo lavorando anche su quello. Elodie? Una donna bellissima e straordinaria. Dobbiamo pensare qualcosa per lei in un film, è una vera diva. Voglio rivoluzionare il calcio? No, voglio recuperare i giovani che si stanno rincretinendo davanti ai pc e i cellulari, mi piacerebbe parlare con il ministro della pubblica istruzione e far diventare questi bambini degli "allenatori" mostrando tattica e analisi delle partite. Il segreto per fare successo nel calcio? Fare impresa e non fare presa, ovvero fare l'imprenditore. Investire e raccogliere, se non investi si fanno debiti su debiti con conti gravemente in rosso. Bisogna mettere regole precise su questa cosa, perché non esistono normative equivocabili, ci sono campionati non equilibrati con squadre che assomigliano ad elefanti e altri come topolini che vengono schiacciati. Faccio un esempio: i kart corrono insieme alla Formula 1? Ovviamente no. Non puoi far giocare una città che ha 5 milioni di abitanti contro una che ha 30 milioni di abitanti con grande supporto finanziario. E' un problema perché non arrivano investitori e sponsor. I miei contratti? Da bambino lessi un contratto con scritto "valido nell'universo", se ci pensiamo, succede che se un astronauta va su Marte, può guardare le immagini della partita o di un film, anche sott'acqua vale lo stesso esempio. Il cinema? E' una sorta di cartina tornasole che dopo il COVID-19 ha avuto difficoltà perché le persone guardavano le serie tv, che non sono altro che film di 15-16 ore. E' cambiata la concezione di cinema, ma anche degli attori che scrivevano la propria comicità affidandosi a un grande regista, serviva anche la chimica tra le parti. Nel cinema autoriale spesso manca umiltà perché si pensa solo a fare un film con le idee che hai, senza calarti con i piaceri del pubblico e ciò che può avvicinarlo al prodotto. Io amo molto il cinema come sala, però, lavorando tutto il giorno, è difficile andarci. Ieri sera ho visto il film di Bellocchio. Carlo Verdone? E' una persona entusiasta per natura, ormai lo conosco, lui arriva con una idea ma se non te la recita e te la racconta soltanto, significa che non è convinto ma non può fartelo capire quindi devi conoscerlo per leggere le sue emozioni. Sono una persona molto sincera e a volte in Italia non paga, non sono del partito del "leccaculismo". Quando si lavora, io devo dire quello che penso e sono sempre io che devo relazionarmi col pubblico e portare un prodotto che regga le aspettative, molti non conoscono le modalità di come si commercializza un prodotto o come si promuove. A volte con Carlo Verdone, scrivo delle battute per degli spot e lui me le riscrive, ma nonostante questo io voglio sempre essere presente per "guidarlo" con precisione anche nei piccoli dettagli. Verdone è un grande ed è anche molto paziente, qualità che devi avere per essere grande. Stiamo preparando anche una sorpresa, il gelato del Napoli, si chiamerà "SteccoNapoli". La festa del Napoli? Ci sarà, in primis, la premiazione e la Coppa, poi ci sarà Stefano De Martino che condurrà e la festa andrà in onda su Rai 2 con molti eventi e ospiti, Stefano Vicario ci farà da regista. L'incontro con il Papa? Gli ho portato un piccolo dono, ovvero una riproduzione minuscola del piede di Maradona perché lui è l'unico che può dare un calcio a tutte le ingiustizie del mondo".

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CTCF - De Laurentiis: “Spalletti? E’ un uomo libero, è venuto da me e mi ha detto che vuole prendersi un anno sabbatico, faremo un museo straordinario allo Stadio, l'impianto deve essere funzionante 7 giorni su 7, Kvara e Di Lorenzo? Straordinari, vi parlo del mio rapporto col cinema, ecco i dettagli della festa Scudetto'

di Napoli Magazine

28/05/2024 - 22:51

MILANO - Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a "Che tempo che fa", su Rai 3. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine": "Non potevo dire di no a questo invito, saluto anche Carlo Verdone che ci guarda. Mi sono trovato in una conferenza stampa ai primi di Giugno dopo aver mandato via tanti giocatori importanti che per me avevano finito il loro ciclo a Napoli e tanti giornalisti mi chiesero "ma quest'anno che lei ha mandato via tutti questi giocatori, cosa pensa di fare?" e io dissi "Penso di vincere lo Scudetto", ci fu uno sgomento generale che coinvolse anche Spalletti. Luciano però è stato una grandissima persona e un grandissimo allenatore, perché Spalletti è uno che allena e gli abbiamo dato i calciatori giusti. Spalletti resta o va via? E' un uomo libero, quando una persona viene da te e dice "ho dato il massimo, si è concluso un ciclo della mia vita e voglio un anno sabbatico", tu cosa fai? Glielo neghi? Io glielo concedo e lo ringrazio per quello che ha fatto. Kvaratskhelia? Lo chiamo Kvara, così faccio prima! Ringrazio lui e Di Lorenzo per il videomessaggio di saluti, sono straordinari. Sul Napoli c'è da considerare che anche il brand è migliorato. 19 anni fa, quando arrivai, non ne sapevo nulla del calcio, venivo dal cinema e come sport giocavo a basket. Nonostante ciò avevo un legame con il Napoli che veniva dalla famiglia e ho sempre pensato che calcio e cinema hanno un grande legame. Mi sono detto che noi facciamo il cinema, ma quando il calcio fu stravolto, decisi di volermi buttare in questo mondo. Scoprii che il Napoli era fallito e decisi di proiettarmi nel futuro di questa squadra, nonostante in molti mi dicevano che il calcio non era roba per me. Maradona? Era una cosa dovuta dedicargli lo stadio, ma vedrete, quando questo Stadio diventerà del Napoli, ovvero quando il Comune ci affiderà lo stadio per 99 anni, faremo un museo straordinario dove tutti potranno giocare con Maradona. Matrimoni e Comunioni allo Stadio? L'impianto deve essere funzionante 7 giorni su 7, un luogo straordinario dove poter andare indistintamente dalla partita. Lo Scudetto? Dopo 33 anni è stata una cosa straordinaria, la cosa più bella è che stanno venendo americani che vedono tutta la città vestita d'azzurro e che vogliono entrare allo stadio, ma purtroppo per loro è sempre tutto pieno! Adesso abbiamo un bacino di tifosi molto ampio. Un calciatore giapponese da comprare anche? Lo faremo! Stiamo lavorando anche su quello. Elodie? Una donna bellissima e straordinaria. Dobbiamo pensare qualcosa per lei in un film, è una vera diva. Voglio rivoluzionare il calcio? No, voglio recuperare i giovani che si stanno rincretinendo davanti ai pc e i cellulari, mi piacerebbe parlare con il ministro della pubblica istruzione e far diventare questi bambini degli "allenatori" mostrando tattica e analisi delle partite. Il segreto per fare successo nel calcio? Fare impresa e non fare presa, ovvero fare l'imprenditore. Investire e raccogliere, se non investi si fanno debiti su debiti con conti gravemente in rosso. Bisogna mettere regole precise su questa cosa, perché non esistono normative equivocabili, ci sono campionati non equilibrati con squadre che assomigliano ad elefanti e altri come topolini che vengono schiacciati. Faccio un esempio: i kart corrono insieme alla Formula 1? Ovviamente no. Non puoi far giocare una città che ha 5 milioni di abitanti contro una che ha 30 milioni di abitanti con grande supporto finanziario. E' un problema perché non arrivano investitori e sponsor. I miei contratti? Da bambino lessi un contratto con scritto "valido nell'universo", se ci pensiamo, succede che se un astronauta va su Marte, può guardare le immagini della partita o di un film, anche sott'acqua vale lo stesso esempio. Il cinema? E' una sorta di cartina tornasole che dopo il COVID-19 ha avuto difficoltà perché le persone guardavano le serie tv, che non sono altro che film di 15-16 ore. E' cambiata la concezione di cinema, ma anche degli attori che scrivevano la propria comicità affidandosi a un grande regista, serviva anche la chimica tra le parti. Nel cinema autoriale spesso manca umiltà perché si pensa solo a fare un film con le idee che hai, senza calarti con i piaceri del pubblico e ciò che può avvicinarlo al prodotto. Io amo molto il cinema come sala, però, lavorando tutto il giorno, è difficile andarci. Ieri sera ho visto il film di Bellocchio. Carlo Verdone? E' una persona entusiasta per natura, ormai lo conosco, lui arriva con una idea ma se non te la recita e te la racconta soltanto, significa che non è convinto ma non può fartelo capire quindi devi conoscerlo per leggere le sue emozioni. Sono una persona molto sincera e a volte in Italia non paga, non sono del partito del "leccaculismo". Quando si lavora, io devo dire quello che penso e sono sempre io che devo relazionarmi col pubblico e portare un prodotto che regga le aspettative, molti non conoscono le modalità di come si commercializza un prodotto o come si promuove. A volte con Carlo Verdone, scrivo delle battute per degli spot e lui me le riscrive, ma nonostante questo io voglio sempre essere presente per "guidarlo" con precisione anche nei piccoli dettagli. Verdone è un grande ed è anche molto paziente, qualità che devi avere per essere grande. Stiamo preparando anche una sorpresa, il gelato del Napoli, si chiamerà "SteccoNapoli". La festa del Napoli? Ci sarà, in primis, la premiazione e la Coppa, poi ci sarà Stefano De Martino che condurrà e la festa andrà in onda su Rai 2 con molti eventi e ospiti, Stefano Vicario ci farà da regista. L'incontro con il Papa? Gli ho portato un piccolo dono, ovvero una riproduzione minuscola del piede di Maradona perché lui è l'unico che può dare un calcio a tutte le ingiustizie del mondo".