L'Editoriale
AIAC, Ulivieri: "Modello tedesco? Dobbiamo essere ibridi, gli allenatori Spalletti e Italiano hanno poco del nostro calcio"
08.04.2022 14:03 di Redazione

NAPOLI - A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Renzo Ulivieri, presidente AIAC: “Capello dice che il modello giusto è quello tedesco? No, quando volevamo diventare spagnoli o tedeschi non ci siamo riusciti. Quando si conquista la palla dobbiamo guardare in avanti, la nostra idea è sempre quella di verticalizzare. Però se non si riesce ad andare in avanti allora bisogna diventare spagnoli, palleggiare lentamente. Se non si riesce nemmeno questo bisogna costruire lungo dalla difesa sull’attacco, cioè la giocata tradizionale del calcio inglese antico. Saremo bravi se a seconda del momento saremo italiani, spagnoli o tedeschi. Ci sono tanti giovani allenatori che lo stanno facendo e siamo contenti. Spalletti o Italiano? Entrambi hanno poco del calcio italiano, magari la verticalizzazione quando è il momento. Le due squadre hanno ottimi concetti di gioco ma bisogna diventare meticci. I moduli contano nonostante ciò che dicono tanti, ma conta soprattutto in che condizione fisica e mentale le squadre arrivino a esprimersi”.

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AIAC, Ulivieri: "Modello tedesco? Dobbiamo essere ibridi, gli allenatori Spalletti e Italiano hanno poco del nostro calcio"

di Napoli Magazine

08/04/2024 - 14:03

NAPOLI - A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Renzo Ulivieri, presidente AIAC: “Capello dice che il modello giusto è quello tedesco? No, quando volevamo diventare spagnoli o tedeschi non ci siamo riusciti. Quando si conquista la palla dobbiamo guardare in avanti, la nostra idea è sempre quella di verticalizzare. Però se non si riesce ad andare in avanti allora bisogna diventare spagnoli, palleggiare lentamente. Se non si riesce nemmeno questo bisogna costruire lungo dalla difesa sull’attacco, cioè la giocata tradizionale del calcio inglese antico. Saremo bravi se a seconda del momento saremo italiani, spagnoli o tedeschi. Ci sono tanti giovani allenatori che lo stanno facendo e siamo contenti. Spalletti o Italiano? Entrambi hanno poco del calcio italiano, magari la verticalizzazione quando è il momento. Le due squadre hanno ottimi concetti di gioco ma bisogna diventare meticci. I moduli contano nonostante ciò che dicono tanti, ma conta soprattutto in che condizione fisica e mentale le squadre arrivino a esprimersi”.