Continua a far discutere la scelta degli arbitri del Lazio di fermarsi e scioperare dopo le recenti violenze subite in campo. A parlarne al Corriere dello Sport è stato Marco Guida che si è schierato a favore dei colleghi: “Purtroppo si tratta di una cosa necessaria perché è uno dei modi per combattere questo fenomeno. Da papà capisco la paura che i genitori hanno per il proprio figlio che insegue una passione. Oggi più che mai hanno tutta la solidarietà del mondo dell’Aia, voglio che questi ragazzi sappiano che tutta la CAN è al loro fianco - ha spiegato Guida -. “Scenderemo in campo con un segno nero sotto gli occhi. Durante una partita di Eccellenza campani rischiai uno schiaffo. Proprio in quell’occasione uno dei miei assistenti fu colpito da un calcio in pancia e lo portammo in ospedale. Come sono andato avanti? Ho pensato che quell’episodio era figlio dell’ignoranza e non sarebbe stato questo a fermare la mia passione. Non si può rischiare la vita per una passione. Il sistema calcio deve trovare le armi per battere questo fenomeno odioso“.
di Napoli Magazine
06/12/2024 - 14:27
Continua a far discutere la scelta degli arbitri del Lazio di fermarsi e scioperare dopo le recenti violenze subite in campo. A parlarne al Corriere dello Sport è stato Marco Guida che si è schierato a favore dei colleghi: “Purtroppo si tratta di una cosa necessaria perché è uno dei modi per combattere questo fenomeno. Da papà capisco la paura che i genitori hanno per il proprio figlio che insegue una passione. Oggi più che mai hanno tutta la solidarietà del mondo dell’Aia, voglio che questi ragazzi sappiano che tutta la CAN è al loro fianco - ha spiegato Guida -. “Scenderemo in campo con un segno nero sotto gli occhi. Durante una partita di Eccellenza campani rischiai uno schiaffo. Proprio in quell’occasione uno dei miei assistenti fu colpito da un calcio in pancia e lo portammo in ospedale. Come sono andato avanti? Ho pensato che quell’episodio era figlio dell’ignoranza e non sarebbe stato questo a fermare la mia passione. Non si può rischiare la vita per una passione. Il sistema calcio deve trovare le armi per battere questo fenomeno odioso“.