"Ho fatto diffondere un comunicato mesi fa, quando è successo tutto, e mi sono scusato con molte persone per la posizione non facile in cui le ho messe. La penso ancora così, e provo ancora più rimorso ripensando a quanto è accaduto. Nel frattempo ho lavorato su me in molti modi diversi, migliorando sotto vari aspetti e riflettendo a lungo. Penso che ciò mi renderà un allenatore e un leader migliore". Lo ha detto Ime Udoka nel giorno della sua presentazione come nuovo capo allenatore degli Houston Rockets, franchigia texana che, sperando in un draft favorevole, ripartirà praticamente da zero. Però le parole del suo nuovo tecnico si riferiscono non al basket giocato ma a quanto gli è successo lo scorso settembre, quando si apprestava a cominciare la sua seconda stagione ai Boston Celtics, condotti nel 2022 (alla sua prima esperienza da head coach) alle finali per il titolo Nba, poi perse contro Golden State. Udoka venne sospeso a tempo indeterminato per via di una relazione "intima e consenziente" con un membro femminile dello staff dell'organizzazione stessa, comportamento considerato punibile dal codice interno della franchigia, che vieta tassativamente le relazioni sul posto di lavoro. Ma sette mesi senza basket è stata una 'pena' troppo lieve, come sostengono alcuni commentatori (ma non il proprietario dei Rockets, Tilman Fertitta) per una violazione del genere? "Ora la questione è risolta, e non voglio parlarne molto", è stata la risposta di Udoka. In ogni caso, negli States comportamenti del genere possono costare caro, e Udoka lo ha sperimentato su se stesso, anche se ora non vuole più pensarci e si è ripromesso di evitare le relazioni extraconiugali. "Credo che ciò che ho passato mi aiuterà a relazionarmi con i miei giocatori - le sue parole riferite dallo 'Houston Chronicle' -, perché conoscendo le situazioni in cui mi sono trovato rispetteranno la mia onestà". Il suo roster sarà costituito per lo più da giovani su cui ricostruire, "ma la gioventù non dovrà essere una scusa quando andremo in campo".
di Napoli Magazine
29/04/2023 - 13:10
"Ho fatto diffondere un comunicato mesi fa, quando è successo tutto, e mi sono scusato con molte persone per la posizione non facile in cui le ho messe. La penso ancora così, e provo ancora più rimorso ripensando a quanto è accaduto. Nel frattempo ho lavorato su me in molti modi diversi, migliorando sotto vari aspetti e riflettendo a lungo. Penso che ciò mi renderà un allenatore e un leader migliore". Lo ha detto Ime Udoka nel giorno della sua presentazione come nuovo capo allenatore degli Houston Rockets, franchigia texana che, sperando in un draft favorevole, ripartirà praticamente da zero. Però le parole del suo nuovo tecnico si riferiscono non al basket giocato ma a quanto gli è successo lo scorso settembre, quando si apprestava a cominciare la sua seconda stagione ai Boston Celtics, condotti nel 2022 (alla sua prima esperienza da head coach) alle finali per il titolo Nba, poi perse contro Golden State. Udoka venne sospeso a tempo indeterminato per via di una relazione "intima e consenziente" con un membro femminile dello staff dell'organizzazione stessa, comportamento considerato punibile dal codice interno della franchigia, che vieta tassativamente le relazioni sul posto di lavoro. Ma sette mesi senza basket è stata una 'pena' troppo lieve, come sostengono alcuni commentatori (ma non il proprietario dei Rockets, Tilman Fertitta) per una violazione del genere? "Ora la questione è risolta, e non voglio parlarne molto", è stata la risposta di Udoka. In ogni caso, negli States comportamenti del genere possono costare caro, e Udoka lo ha sperimentato su se stesso, anche se ora non vuole più pensarci e si è ripromesso di evitare le relazioni extraconiugali. "Credo che ciò che ho passato mi aiuterà a relazionarmi con i miei giocatori - le sue parole riferite dallo 'Houston Chronicle' -, perché conoscendo le situazioni in cui mi sono trovato rispetteranno la mia onestà". Il suo roster sarà costituito per lo più da giovani su cui ricostruire, "ma la gioventù non dovrà essere una scusa quando andremo in campo".