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VIDEO CONFERENCE - Spalletti: "Un ciclo al Napoli? Facciamole le cose, senza proclami, Mertens e Demme di nuovo disponibili, Ghoulam convocato dalla prossima, Lobotka dopo la sosta"
25.09.2021 15:15 di Redazione
CASTEL VOLTURNO (CE) - Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, ha parlato in Press Conference alla vigilia della sfida con il Cagliari. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine".
 

 

 

- Quanto le piace questo suo Napoli?

 

"Lo avevamo già detto. Ad essere noi si sta bene. Ci sentiamo coinvolti dall'affetto della città e dei tifosi. Non vogliamo nasconderci da niente. C'è un condominio di 7 squadre candidate allo scudetto. Ci sono momenti in cui si fa meglio ed altri peggio, ma non vogliamo le quote degli altri".

 

- Che margini di crescita ci sono? Quanto è il suo Napoli?

 

"E' un onore vedere il mio nome accostato ai nomi degli allenatori precedenti. Non è solo il Napoli di Gattuso e Sarri, ma anche di Ancelotti e Benitez. Bisogna saper organizzare le cose. Sono compresi talento e qualità dei calciatori",

 

- Che Cagliari sarà con Mazzarri?

 

"Abito ad 1 km di distanza da Mazzarri, c'è un ponte che ci divide. Io sto a Sovignana. Mi aspetto un Cagliari organizzato, gli stringerò la mano, ci conosciamo da anni. Non hanno fatto un'ottima partita nello scorso turno, ma contro la Lazio si e' vista la mentalità dell'allenatore. Servirà il massimo dell'attenzione da parte nostra. Dobbiamo avere lo stesso talento e la stessa mentalità".

 

- I 5 cambi rappresentano una nuova frontiera?

 

"E' una novità importante. C'è il concetto del "sei mio amico se mi dai la maglia". Poi lavorando sui numeri, si nota che chi subentra spesso e' decisivo. Ci sono i titolari del primo tempo e i titolari del secondo tempo. Dobbiamo giocare al fianco di tutti. Lo chiamerei "turnover fra un pò", ora c'è gente che deve tornare in forma. Bisogna trovare la condizione. Con le preparazioni iniziate in ritardo per l'Europeo bisogna essere vigili. Poi si vede l'atleta che uso deve farne di questa situazione. Con il 50% riesci a dare un impulso allo spettacolo. Quando entrano attaccanti esterni e rimettono dentro talento, scatto, tecnica e gol viene tutto più bello. Il tempo effettivo".

 

- I millesimi ne ha piu' il Napoli o le altre?

 

"Si vede che abitate un condominio. I millesimi li abbiamo tutti nello stesso modo. Abbiamo tutti le stesse caratteristiche. Abbiamo avuto la fortuna che la societa' ha saputo riorganizzarsi lo stesso. Sono partiti Hysaj, Bakayoko e Maksimovic, ma la situazione e' rimasta piu' o meno la stessa. Ci sono societa' che hanno speso tanti soldi. Questi specchi stridono a volercisi arrampicare".

 

- C'è qualcosa che l'ha stupito di questo Napoli? C'è stata qualche nota stonata?

 

"La nota positiva è che chi ha talento, di solito, si accontenta di quello. I nostri calciatori oltre ad avere talento ci mettono lavoro, fatica e sudore per essersi resistenti alla dimostrazione del talento. Si allenano sempre al massimo. Sono tra di loro a coinvolgersi e a stimolarsi. Quello che puo' diventare il nemico, ovvero la presunzione e la sufficienza, viene cancellato subito. Poi c'e' sempre qualcuno che e' un po' piu' debole di testa, ma avendo questa forza intorno sono costretti ad adeguarsi. Non ho da correggere nulla nell'ambiente, il tifoso del Napoli è alimentato dall'amore, quando c'è sentimento non crea mai disturbo o fastidio. Piu' aumenta e meglio è".

 

- Fabian ha trovato continuità: cosa gli ha fatto? Mertens è recuperato?

 

"Non ho fatto niente a Fabian, conosce il calcio, e' la sua materia principale, aveva solo il vizio di trascinare troppo la palla. Ha trovato lo sfogo nel passarla di molto e riceverla di molto. Se la tocchiamo spesso tutti la palla diventa più facile. Mertens è a disposizione, abbiamo accelerato un pò. Il campione è voglioso di essere nel gruppo. Abbiamo fatto un controllo con il dott. Canonico e il prof. che lo ha operato, rientra prima del previsto e siamo contenti".

 

- Le tante facce del Napoli di Spalletti...

 

"Ho 62 anni, ve lo ricordo. Poi sono io che decido su ciò che mi fa piacere e cosa no. Si abbracciano tutti, hanno il salvadanaio dei meriti da dividersi in parti uguali a fine stagione. Abbiamo un capitano che tutte le volte che fa vedere come si sta dentro la squadra. Abbiamo il comandante Koulibaly che mette tutto a posto con la sua maestà fisica. Sa anche parlare bene. Abbiamo una società che ha fatto vedere con gli stranieri in giro ha fatto tornare Ospina in tempo corretto per poter giocare. A Leicester abbiamo rischiato di non poter schierare gli elementi in rosa. Queste cose si fanno tutte insieme".

 

- Ha notato dei miglioramenti della squadra in questi due mesi?

 

"Non sono uno psicologo, ma i calciatori vanno stimolati. Poi ci sono delle cose che si perdono per strada, ma il discorso dello psicologo per la squadra non mi piace. Dipende dalla società che si ha dietro. Dipende sempre dal comportamento della squadra. Se si ha tecnica la palla va riconquistata per usarla. Si tenta di mettere a fuoco le cose importanti che contano. Non serve picchiargliele nella testa".

 

- Demme torna disponibile?

 

"C'è anche Demme. Diventa fondamentale. Diego ci servirà probabilmente anche subito. Per noi è un sospiro di sollievo, Lobotka non ci sarà fino alla sosta".

 

- Quali devono essere le caratteristiche dei centrali?

 

"C'è anche l'incursore, che ha la curiosità di vedere cosa c'è dietro la linea difensiva. Zielinski e Elmas potrebbero fare questo lavoro. Siamo una squadra che vuole costruire dal basso, non si può fare diversamente, perche' se verticalizzi e gli altri sono dall'altra parte gli regali il pallone. Si verticalizza poco, si palleggia molto, si va a giocare negli spazi che si creano. Il portiere deve saper giocare anche con i piedi. In Europa ti dicono che se il portiere non sa palleggiare non lo prendono. Il centrale deve saper giocare con i piedi. Siamo una squadra con qualità ed a volte succede di dover giocare nell'altra metà campo".

 

- Il Napoli ha vinto travolgendo gli avversari nelle ultime due partite...

 

"Non è cambiato niente. Abbiamo fatto una buona partita a Leicester, dove meritavamo di più. Le parate di Ospina equivalgono a due gol. Può capitare l'occasione che fallisci e gli avversari sono bravi a farti gol. Si può sempre migliorare. C'è da farsi trovare pronti alle situazioni che ci possono capitare, in una partita come in un'intera stagione. Ci saranno momenti in futuro in cui tutto non andrà per il verso giusto. Dobbiamo annusare ciò che ci sta arrivando addosso".

 

- Qual è lo stoccatore del Napoli?

 

"Zielinski ha la bastonata che ti ci piega. Elmas e Fabian sanno fare gol da fuori area. Anche Anguissa ha questa caratteristica. Lo stesso Demme ha il tiro da fuori, Lobotka un pò meno di Demme".

 

- Rrahmani come sta? Manolas come ha reagito dopo le panchine?

 

"La reazione di Manolas si puo' analizzare dopo il tempo giocato. E' nel contesto squadra, nella totalità della predisposizione. Rrahmani fa parte del ragionamento dell'autocoinvolgimento. Così diventa tutto più facile".

 

- Anguissa l'ha sorpresa?

 

"Quando Giuntoli e Micheli mi hanno parlato di questo calciatore non lo conoscevo, ma è un pò quella che poteva essere l'analisi in quel contesto là. In Inghilterra c'è un calcio di contrasti. Ci stiamo attrezzando perche' tutti cercano quel tipo di calciatori lì. E' un ragazzo splendido, semplice, gli puoi chiedere qualsiasi cosa, esegue senza commentare niente".

 

- Ci sono le condizioni per aprire un ciclo con Spalletti a Napoli? Ghoulam è recuperato?

 

"Non si può fare un discorso ad ampio raggio, si deve lavorare bene giorno dopo giorno. La parte fondamentale è farle le cose, giorno dopo giorno, senza fare proclami. Ghoulam vuole stare nel gruppo, penso che dalla prossima in campionato sarà con noi. Credo che così abbiamo completato il punto sugli infortunati. E se non ci fosse posto per qualcun altro di simile gli farei posto io".

 
Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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di Napoli Magazine

25/09/2024 - 15:15

CASTEL VOLTURNO (CE) - Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, ha parlato in Press Conference alla vigilia della sfida con il Cagliari. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine".
 

 

 

- Quanto le piace questo suo Napoli?

 

"Lo avevamo già detto. Ad essere noi si sta bene. Ci sentiamo coinvolti dall'affetto della città e dei tifosi. Non vogliamo nasconderci da niente. C'è un condominio di 7 squadre candidate allo scudetto. Ci sono momenti in cui si fa meglio ed altri peggio, ma non vogliamo le quote degli altri".

 

- Che margini di crescita ci sono? Quanto è il suo Napoli?

 

"E' un onore vedere il mio nome accostato ai nomi degli allenatori precedenti. Non è solo il Napoli di Gattuso e Sarri, ma anche di Ancelotti e Benitez. Bisogna saper organizzare le cose. Sono compresi talento e qualità dei calciatori",

 

- Che Cagliari sarà con Mazzarri?

 

"Abito ad 1 km di distanza da Mazzarri, c'è un ponte che ci divide. Io sto a Sovignana. Mi aspetto un Cagliari organizzato, gli stringerò la mano, ci conosciamo da anni. Non hanno fatto un'ottima partita nello scorso turno, ma contro la Lazio si e' vista la mentalità dell'allenatore. Servirà il massimo dell'attenzione da parte nostra. Dobbiamo avere lo stesso talento e la stessa mentalità".

 

- I 5 cambi rappresentano una nuova frontiera?

 

"E' una novità importante. C'è il concetto del "sei mio amico se mi dai la maglia". Poi lavorando sui numeri, si nota che chi subentra spesso e' decisivo. Ci sono i titolari del primo tempo e i titolari del secondo tempo. Dobbiamo giocare al fianco di tutti. Lo chiamerei "turnover fra un pò", ora c'è gente che deve tornare in forma. Bisogna trovare la condizione. Con le preparazioni iniziate in ritardo per l'Europeo bisogna essere vigili. Poi si vede l'atleta che uso deve farne di questa situazione. Con il 50% riesci a dare un impulso allo spettacolo. Quando entrano attaccanti esterni e rimettono dentro talento, scatto, tecnica e gol viene tutto più bello. Il tempo effettivo".

 

- I millesimi ne ha piu' il Napoli o le altre?

 

"Si vede che abitate un condominio. I millesimi li abbiamo tutti nello stesso modo. Abbiamo tutti le stesse caratteristiche. Abbiamo avuto la fortuna che la societa' ha saputo riorganizzarsi lo stesso. Sono partiti Hysaj, Bakayoko e Maksimovic, ma la situazione e' rimasta piu' o meno la stessa. Ci sono societa' che hanno speso tanti soldi. Questi specchi stridono a volercisi arrampicare".

 

- C'è qualcosa che l'ha stupito di questo Napoli? C'è stata qualche nota stonata?

 

"La nota positiva è che chi ha talento, di solito, si accontenta di quello. I nostri calciatori oltre ad avere talento ci mettono lavoro, fatica e sudore per essersi resistenti alla dimostrazione del talento. Si allenano sempre al massimo. Sono tra di loro a coinvolgersi e a stimolarsi. Quello che puo' diventare il nemico, ovvero la presunzione e la sufficienza, viene cancellato subito. Poi c'e' sempre qualcuno che e' un po' piu' debole di testa, ma avendo questa forza intorno sono costretti ad adeguarsi. Non ho da correggere nulla nell'ambiente, il tifoso del Napoli è alimentato dall'amore, quando c'è sentimento non crea mai disturbo o fastidio. Piu' aumenta e meglio è".

 

- Fabian ha trovato continuità: cosa gli ha fatto? Mertens è recuperato?

 

"Non ho fatto niente a Fabian, conosce il calcio, e' la sua materia principale, aveva solo il vizio di trascinare troppo la palla. Ha trovato lo sfogo nel passarla di molto e riceverla di molto. Se la tocchiamo spesso tutti la palla diventa più facile. Mertens è a disposizione, abbiamo accelerato un pò. Il campione è voglioso di essere nel gruppo. Abbiamo fatto un controllo con il dott. Canonico e il prof. che lo ha operato, rientra prima del previsto e siamo contenti".

 

- Le tante facce del Napoli di Spalletti...

 

"Ho 62 anni, ve lo ricordo. Poi sono io che decido su ciò che mi fa piacere e cosa no. Si abbracciano tutti, hanno il salvadanaio dei meriti da dividersi in parti uguali a fine stagione. Abbiamo un capitano che tutte le volte che fa vedere come si sta dentro la squadra. Abbiamo il comandante Koulibaly che mette tutto a posto con la sua maestà fisica. Sa anche parlare bene. Abbiamo una società che ha fatto vedere con gli stranieri in giro ha fatto tornare Ospina in tempo corretto per poter giocare. A Leicester abbiamo rischiato di non poter schierare gli elementi in rosa. Queste cose si fanno tutte insieme".

 

- Ha notato dei miglioramenti della squadra in questi due mesi?

 

"Non sono uno psicologo, ma i calciatori vanno stimolati. Poi ci sono delle cose che si perdono per strada, ma il discorso dello psicologo per la squadra non mi piace. Dipende dalla società che si ha dietro. Dipende sempre dal comportamento della squadra. Se si ha tecnica la palla va riconquistata per usarla. Si tenta di mettere a fuoco le cose importanti che contano. Non serve picchiargliele nella testa".

 

- Demme torna disponibile?

 

"C'è anche Demme. Diventa fondamentale. Diego ci servirà probabilmente anche subito. Per noi è un sospiro di sollievo, Lobotka non ci sarà fino alla sosta".

 

- Quali devono essere le caratteristiche dei centrali?

 

"C'è anche l'incursore, che ha la curiosità di vedere cosa c'è dietro la linea difensiva. Zielinski e Elmas potrebbero fare questo lavoro. Siamo una squadra che vuole costruire dal basso, non si può fare diversamente, perche' se verticalizzi e gli altri sono dall'altra parte gli regali il pallone. Si verticalizza poco, si palleggia molto, si va a giocare negli spazi che si creano. Il portiere deve saper giocare anche con i piedi. In Europa ti dicono che se il portiere non sa palleggiare non lo prendono. Il centrale deve saper giocare con i piedi. Siamo una squadra con qualità ed a volte succede di dover giocare nell'altra metà campo".

 

- Il Napoli ha vinto travolgendo gli avversari nelle ultime due partite...

 

"Non è cambiato niente. Abbiamo fatto una buona partita a Leicester, dove meritavamo di più. Le parate di Ospina equivalgono a due gol. Può capitare l'occasione che fallisci e gli avversari sono bravi a farti gol. Si può sempre migliorare. C'è da farsi trovare pronti alle situazioni che ci possono capitare, in una partita come in un'intera stagione. Ci saranno momenti in futuro in cui tutto non andrà per il verso giusto. Dobbiamo annusare ciò che ci sta arrivando addosso".

 

- Qual è lo stoccatore del Napoli?

 

"Zielinski ha la bastonata che ti ci piega. Elmas e Fabian sanno fare gol da fuori area. Anche Anguissa ha questa caratteristica. Lo stesso Demme ha il tiro da fuori, Lobotka un pò meno di Demme".

 

- Rrahmani come sta? Manolas come ha reagito dopo le panchine?

 

"La reazione di Manolas si puo' analizzare dopo il tempo giocato. E' nel contesto squadra, nella totalità della predisposizione. Rrahmani fa parte del ragionamento dell'autocoinvolgimento. Così diventa tutto più facile".

 

- Anguissa l'ha sorpresa?

 

"Quando Giuntoli e Micheli mi hanno parlato di questo calciatore non lo conoscevo, ma è un pò quella che poteva essere l'analisi in quel contesto là. In Inghilterra c'è un calcio di contrasti. Ci stiamo attrezzando perche' tutti cercano quel tipo di calciatori lì. E' un ragazzo splendido, semplice, gli puoi chiedere qualsiasi cosa, esegue senza commentare niente".

 

- Ci sono le condizioni per aprire un ciclo con Spalletti a Napoli? Ghoulam è recuperato?

 

"Non si può fare un discorso ad ampio raggio, si deve lavorare bene giorno dopo giorno. La parte fondamentale è farle le cose, giorno dopo giorno, senza fare proclami. Ghoulam vuole stare nel gruppo, penso che dalla prossima in campionato sarà con noi. Credo che così abbiamo completato il punto sugli infortunati. E se non ci fosse posto per qualcun altro di simile gli farei posto io".

 
Antonio Petrazzuolo
 
 
Napoli Magazine
 
 
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