NAPOLI - Questa torrida estate è stata costellata per il Napoli dagli addii di colonne strutturali ed importanti della squadra partenopea. Insigne, Mertens e Koulibaly ne hanno rappresentato la storia recente ed il distacco non è stato indolore per la tifoseria. Anche la partenza di Ospina ha spiazzato i tifosi data l'affidabilità tra i pali del portiere colombiano. Si è detto che è finito un ciclo, che il Napoli è in una fase di rinnovamento, che c'è la necessità di far quadrare i conti dopo la globale crisi scatenata dalla pandemia. Il piazzamento in Champions è stato un toccasana per il bilancio del club azzurro, l'abbassamento del tetto ingaggi sui nuovi contratti è una stretta che aiuterà a tenere i conti in ordine. Sul mercato in entrata il Napoli ha puntato finora su Olivera, Kvaratskhelia, Kim Min-jae, Ostigard ed è a caccia di un altro valido portiere. Razionalmente il percorso societario è ineccepibile sotto il profilo della sana gestione economica, ma la sensazione di un ridimensionamento è palpabile e smorza grandi entusiasmi in vista della prossima stagione. Sarà un Napoli ancora in grado di lottare per il vertice della classifica? Sarà un Napoli capace di dire la sua in Champions? Sapranno i nuovi acquisti amalgamarsi in fretta col resto della squadra e garantire traguardi importanti? Sarà un Napoli all'altezza delle aspettative dei suoi tifosi che hanno sete di vittorie al di là della incrollabile passione azzurra che da sempre anima la loro quotidianità? L'auspicio è che dubbi ed incertezze possano dissolversi già alle prime battute dell'imminente avvio di campionato, come nuvole spazzate via da un soffio di vento. Il Napoli è chiamato ad una prova d'amore verso la sua tifoseria: andare oltre i suoi limiti e tramutare lo sforzo massimo in trofei e gloria.

Rosa Petrazzuolo

Napoli Magazine

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