NAPOLI - Cala il poker per l’anno nuovo il Napoli di Gattuso che nella prima dell’anno di rinascita va in doppia cifra con Zeliski, tripletta con Lozano e rigore per chiudere di Lorenzo. Se vale il vecchio proverbio di chi ben comincia è a metà dell’opera, il Napoli in terra Sarda comincia benissimo, pur senza sapere quale sia l’opera, finale. Di certo il principio dell’anno della rinascita è tale anche per questo Napoli, che dopo una marcia indietro ingrana ora la quarta, non a caso. Insomma, se il calcio è veramente la distrazione per eccellenza, specie in un momento così tanto complicato, una siesta che vince dominando e subendo per appena una manciata di minuti, è una più che piacevole distrazione. Certo, qualche passo falso è stato fatto, persino da chi, volato lontano, ha momentaneamente scordato obblighi e contratti, oltre che la salute, propria e altrui. Ma tant’è. La classifica ora è più clemente nell’anno in cui tutto o quasi sembra possibile, specie dopo che giustizia è stata di fatto fatta e com giustizia i risultati si decideranno su un rettangolo, verde di un campo e non mogano di una scrivania. Persino però tra le fila azzurra non tutti riescono a brillare, nonostante il gran bel risultato che rincuora di fiducia squadra e mister Gattuso. Insomma, tanto c’era da fare e tanto è stato fatto, nei modi, nei tempi e coi gol giusti. Ora non resta che continuare nel solco tracciato, solcando mari che saranno in tempesta e approdando (tra addii, rinnovi e (magari?!?) nuovi improbabili arrivi), alla bramata terra, quella troppe volte promessa e chissà che finalmente non sia davvero raggiunta.