A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Marco Ballotta, allenatore ed ex portiere di Lazio e Inter. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Mister, se fosse stato in porta sabato sera, in occasione del gol di Davis, come l’avrebbe presa?
“No, ma come ha fatto la Lazio sinceramente, perché per quello che ho visto è già un po’ che gli episodi sono svantaggiosi. Tra l’altro non c’è uniformità di giudizio o la regola è quella e va rispettata sempre, oppure non può capitare che con lo stesso fallo cambino opinioni e decisioni. È questo che fa arrabbiare tifosi e società. Con tutta la tecnologia che abbiamo, continuare a sbagliare così è assurdo".
Sembra ormai fatta per la firma di Lorenzo Insigne alla Lazio, ora svincolato. È un acquisto che può ancora spostare gli equilibri in Serie A?
“Non lo so, bisogna vedere le condizioni. Dopo qualche anno fuori da competizioni importanti, anche a livello atletico, rientrare nel calcio che si gioca ad altissimi livelli non è semplice. Il livello si è alzato tantissimo, soprattutto dal punto di vista fisico. Non so se sia subito pronto. Può dare una mano, come spesso accade con giocatori di esperienza, ma Insigne è fuori da questo tipo di calcio da qualche stagione. Magari servirà un po’ di tempo per integrarsi, però può aiutare la Lazio soprattutto dal punto di vista dell’esperienza, che secondo me è una cosa di cui ha bisogno".
Mister, le chiedo da ex portiere, cosa pensa dell’acquisto del Napoli di Vanja Milinkovic-Savic e chi preferisce tra lui e Alex Meret, che sembra all’ultimo anno a Napoli?
“La situazione di Meret a Napoli è sempre stata delicata. Meret mai accettato dalla piazza napoletana, tecnicamente è superiore a Milinkovic-Savic ma Conte non la pensa così. Non è mai stato accettato al cento per cento, nonostante abbia vinto due scudetti. C’è sempre stata qualche discussione, qualche titubanza. A me dispiace perché a me Meret piace molto. Sono due portieri diversi: Conte ha voluto Milinkovic-Savic anche per il gioco con i piedi e per il rilancio lungo, che può creare subito situazioni offensive senza partire dal basso. Oggi tanti club usano questa soluzione per arrivare velocemente all’uno contro uno in attacco, ed è una scelta diversa. Però penso che per Meret sia arrivato il momento di cambiare aria, perché non essere mai accettato non fa bene, nemmeno a livello mentale".
Tra i due, dal punto di vista tecnico del portiere puro, chi è superiore?
“Si guarda sempre al momento. Milinkovic-Savic ha fatto un campionato importante l’anno scorso, ma in carriera ha avuto alti e bassi. Quest’anno sta facendo bene, para anche dei rigori, ma il rigore è un discorso a parte. Tecnicamente, come portiere puro, a me piace di più Meret. Poi hanno caratteristiche completamente diverse. Per Conte probabilmente è più adatto Milinkovic-Savic, e penso che la scelta sia già fatta".
Passando alla partita, la Lazio con una difesa un po’ altalenante può soffrire le imbucate del Napoli, che attacca molto la profondità?
“È un problema per tutti giocare contro il Napoli. Serve molta attenzione, bisogna essere posizionati meglio in fase difensiva e non prendere infilate come ogni tanto è capitato alla Lazio. Dal punto di vista difensivo certi errori sono strani, perché la Lazio ha comunque collezionato diverse clean sheet. Ma contro l’attacco del Napoli serve un’attenzione ancora maggiore: sono pericolosi, attraversano un momento positivo e appena gli arriva una palla possono fare gol. Bisogna avere un occhio di riguardo soprattutto su chi attacca la profondità".
Un ascoltatore ci scrive perché Conte tira spesso in ballo l’Inter, anche se Chivu e altri colleghi non lo nominano mai?
“È il suo modo di fare. Cerca sempre di polemizzare, non lo scontro diretto, ma di far parlare di sé. Ce l’ha spesso con l’Inter, non so per quale motivo, sembra che secondo lui sia sempre agevolata. Però sei stato primo in classifica, hai vinto lo scudetto, e vai ancora a rivangare il passato per dimostrare che hai fatto un miracolo. Ha una rosa di alto livello e sta facendo bene. Lo fa di proposito per stimolare l’ambiente: è il suo carattere. I risultati gli danno ragione e quindi va accettato così com’è".
C’è chi sostiene che contro la Lazio ci sia un disegno criminoso, lei è d’accordo?
“No, non sono d’accordo. Sono momenti che girano male, tutto qui. Qualche episodio a favore la Lazio lo ha avuto, altri no. Penso che le cose cambieranno. La Lazio sta facendo un bel campionato, considerando come era partita, e può migliorare ancora la classifica. Si vede la mano di Sarri, stanno lavorando nella maniera giusta. Il mercato può aiutare, ma non sarà quello a fare la differenza".
di Redazione
30/12/2025 - 11:57
A “1 Football Club”, programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Marco Ballotta, allenatore ed ex portiere di Lazio e Inter. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Mister, se fosse stato in porta sabato sera, in occasione del gol di Davis, come l’avrebbe presa?
“No, ma come ha fatto la Lazio sinceramente, perché per quello che ho visto è già un po’ che gli episodi sono svantaggiosi. Tra l’altro non c’è uniformità di giudizio o la regola è quella e va rispettata sempre, oppure non può capitare che con lo stesso fallo cambino opinioni e decisioni. È questo che fa arrabbiare tifosi e società. Con tutta la tecnologia che abbiamo, continuare a sbagliare così è assurdo".
Sembra ormai fatta per la firma di Lorenzo Insigne alla Lazio, ora svincolato. È un acquisto che può ancora spostare gli equilibri in Serie A?
“Non lo so, bisogna vedere le condizioni. Dopo qualche anno fuori da competizioni importanti, anche a livello atletico, rientrare nel calcio che si gioca ad altissimi livelli non è semplice. Il livello si è alzato tantissimo, soprattutto dal punto di vista fisico. Non so se sia subito pronto. Può dare una mano, come spesso accade con giocatori di esperienza, ma Insigne è fuori da questo tipo di calcio da qualche stagione. Magari servirà un po’ di tempo per integrarsi, però può aiutare la Lazio soprattutto dal punto di vista dell’esperienza, che secondo me è una cosa di cui ha bisogno".
Mister, le chiedo da ex portiere, cosa pensa dell’acquisto del Napoli di Vanja Milinkovic-Savic e chi preferisce tra lui e Alex Meret, che sembra all’ultimo anno a Napoli?
“La situazione di Meret a Napoli è sempre stata delicata. Meret mai accettato dalla piazza napoletana, tecnicamente è superiore a Milinkovic-Savic ma Conte non la pensa così. Non è mai stato accettato al cento per cento, nonostante abbia vinto due scudetti. C’è sempre stata qualche discussione, qualche titubanza. A me dispiace perché a me Meret piace molto. Sono due portieri diversi: Conte ha voluto Milinkovic-Savic anche per il gioco con i piedi e per il rilancio lungo, che può creare subito situazioni offensive senza partire dal basso. Oggi tanti club usano questa soluzione per arrivare velocemente all’uno contro uno in attacco, ed è una scelta diversa. Però penso che per Meret sia arrivato il momento di cambiare aria, perché non essere mai accettato non fa bene, nemmeno a livello mentale".
Tra i due, dal punto di vista tecnico del portiere puro, chi è superiore?
“Si guarda sempre al momento. Milinkovic-Savic ha fatto un campionato importante l’anno scorso, ma in carriera ha avuto alti e bassi. Quest’anno sta facendo bene, para anche dei rigori, ma il rigore è un discorso a parte. Tecnicamente, come portiere puro, a me piace di più Meret. Poi hanno caratteristiche completamente diverse. Per Conte probabilmente è più adatto Milinkovic-Savic, e penso che la scelta sia già fatta".
Passando alla partita, la Lazio con una difesa un po’ altalenante può soffrire le imbucate del Napoli, che attacca molto la profondità?
“È un problema per tutti giocare contro il Napoli. Serve molta attenzione, bisogna essere posizionati meglio in fase difensiva e non prendere infilate come ogni tanto è capitato alla Lazio. Dal punto di vista difensivo certi errori sono strani, perché la Lazio ha comunque collezionato diverse clean sheet. Ma contro l’attacco del Napoli serve un’attenzione ancora maggiore: sono pericolosi, attraversano un momento positivo e appena gli arriva una palla possono fare gol. Bisogna avere un occhio di riguardo soprattutto su chi attacca la profondità".
Un ascoltatore ci scrive perché Conte tira spesso in ballo l’Inter, anche se Chivu e altri colleghi non lo nominano mai?
“È il suo modo di fare. Cerca sempre di polemizzare, non lo scontro diretto, ma di far parlare di sé. Ce l’ha spesso con l’Inter, non so per quale motivo, sembra che secondo lui sia sempre agevolata. Però sei stato primo in classifica, hai vinto lo scudetto, e vai ancora a rivangare il passato per dimostrare che hai fatto un miracolo. Ha una rosa di alto livello e sta facendo bene. Lo fa di proposito per stimolare l’ambiente: è il suo carattere. I risultati gli danno ragione e quindi va accettato così com’è".
C’è chi sostiene che contro la Lazio ci sia un disegno criminoso, lei è d’accordo?
“No, non sono d’accordo. Sono momenti che girano male, tutto qui. Qualche episodio a favore la Lazio lo ha avuto, altri no. Penso che le cose cambieranno. La Lazio sta facendo un bel campionato, considerando come era partita, e può migliorare ancora la classifica. Si vede la mano di Sarri, stanno lavorando nella maniera giusta. Il mercato può aiutare, ma non sarà quello a fare la differenza".