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CORONAVIRUS - Reina: "I primi otto giorni li ho trascorsi chiuso in una stanza, mi sono spaventato quando per 25 minuti mi è mancato l'ossigeno, come se la gola si fosse ristretta"
31.03.2020 11:12 di Redazione

L'ex porteire del Napoli Pepe Reina, ora in forza all'Aston Villa, ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport: "Qui in Inghilterra i tamponi li fanno esclusivamente ai malati gravi, ma nel mio caso non vi erano dubbi. Virus. Il fisico ha reagito bene. I medici della Premier, mi hanno dato tutte le informazioni necessarie, oltre al protocollo da seguire. Sono stato isolato dopo aver accusato i primi sintomi del virus. Febbre, tosse secca, un mal di testa che non mi abbandonava mai, quel senso di spossatezza. L’unico spavento quando per venticinque minuti mi è mancato l’ossigeno, come se la gola si fosse improvvisamente ristretta e l’aria non riuscisse a passare. I primi sei, otto giorni li ho trascorsi chiuso in una stanza. Ho cominciato a uscire nelle ore notturne, quando i ragazzi e i miei suoceri dormivano. Loro li tengo ancora a distanza, non sono più giovanissimi".

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CORONAVIRUS - Reina: "I primi otto giorni li ho trascorsi chiuso in una stanza, mi sono spaventato quando per 25 minuti mi è mancato l'ossigeno, come se la gola si fosse ristretta"

di Napoli Magazine

31/03/2024 - 11:12

L'ex porteire del Napoli Pepe Reina, ora in forza all'Aston Villa, ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport: "Qui in Inghilterra i tamponi li fanno esclusivamente ai malati gravi, ma nel mio caso non vi erano dubbi. Virus. Il fisico ha reagito bene. I medici della Premier, mi hanno dato tutte le informazioni necessarie, oltre al protocollo da seguire. Sono stato isolato dopo aver accusato i primi sintomi del virus. Febbre, tosse secca, un mal di testa che non mi abbandonava mai, quel senso di spossatezza. L’unico spavento quando per venticinque minuti mi è mancato l’ossigeno, come se la gola si fosse improvvisamente ristretta e l’aria non riuscisse a passare. I primi sei, otto giorni li ho trascorsi chiuso in una stanza. Ho cominciato a uscire nelle ore notturne, quando i ragazzi e i miei suoceri dormivano. Loro li tengo ancora a distanza, non sono più giovanissimi".