Calcio
SERIE A - Lazio-Sassuolo 1-2, addio sogni scudetto per i biancocelesti
11.07.2020 19:16 di Redazione

La Lazio perde in casa con il Sassuolo e dice, quasi definitivamente, addio ai sogni di gloria. Per gli uomini di Inzaghi, alla terza sconfitta consecutiva, resta solo il conforto della matematica. Inzaghi conferma 8 uomini su 11 rispetto alla sconfitta di Lecce: non c’è lo squalificato Patric (gioca Bastos), rientra Milinkovic-Savic dall’inizio (fuori Leiva) e arriva la chance sulla sinistra per Lukaku. Non cambia invece il tandem d’attacco con Immobile e Caicedo. Chi mette mano al turnover è invece de Zerbi con 9 new entry dopo il colpo a Bologna: rivoluzionata la difesa e l’attacco, dove il 20enne Raspadori è preferito a Caputo e debutta dal 1° in Serie A. Avvio di grande intensità con due chance per parte: azioni in fotocopia quelle della Lazio dalla destra, ma al centro manca la precisione a Immobile e Luis Alberto. Dall’altra parte Raspadori va a segno dopo 8 minuti, ma serve la revisione del Var per giustificare l’ultimo tocco di Bourabia e il conseguente fuorigioco del classe 2000 neroverde. C’è anche la traversa di Djuricic, episodio seguito da venti minuti a giri più bassi. Biancocelesti che spingono con Milinkovic-Savic e sfondano con Luis Alberto, al 33°, fortunato nel rimpallo con Locatelli che diventa imparabile per Consigli. Gioca bene il Sassuolo, tradito per questione di centimetri sulla botta di Boga prima dell’intervallo. Annullato nel primo tempo, regolarissimo nella ripresa, Raspadori non manca l’appuntamento col gol al 52°, prima gioia in Serie A per il talento neroverde che sfrutta al meglio l’invito del neo-entrato Caputo. L’altra new entry Muldur costringe Strakosha agli straordinari, ripresa meno intensa e dai tanti ritocchi dalle panchine. Non lo sono Immobile e Bastos che sfiorano il bersaglio grosso, mentre chi sfrutta la maggiore freschezza è Caputo ai titoli di coda: ecco il 16° gol in campionato dell’attaccante neroverde, puntuale sulla torre di Ferrari nel tap-in che costa un’altra sconfitta alla Lazio. Una caduta libera difficilmente pronosticabile alla ripartenza del nostro calcio.

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SERIE A - Lazio-Sassuolo 1-2, addio sogni scudetto per i biancocelesti

di Napoli Magazine

11/07/2024 - 19:16

La Lazio perde in casa con il Sassuolo e dice, quasi definitivamente, addio ai sogni di gloria. Per gli uomini di Inzaghi, alla terza sconfitta consecutiva, resta solo il conforto della matematica. Inzaghi conferma 8 uomini su 11 rispetto alla sconfitta di Lecce: non c’è lo squalificato Patric (gioca Bastos), rientra Milinkovic-Savic dall’inizio (fuori Leiva) e arriva la chance sulla sinistra per Lukaku. Non cambia invece il tandem d’attacco con Immobile e Caicedo. Chi mette mano al turnover è invece de Zerbi con 9 new entry dopo il colpo a Bologna: rivoluzionata la difesa e l’attacco, dove il 20enne Raspadori è preferito a Caputo e debutta dal 1° in Serie A. Avvio di grande intensità con due chance per parte: azioni in fotocopia quelle della Lazio dalla destra, ma al centro manca la precisione a Immobile e Luis Alberto. Dall’altra parte Raspadori va a segno dopo 8 minuti, ma serve la revisione del Var per giustificare l’ultimo tocco di Bourabia e il conseguente fuorigioco del classe 2000 neroverde. C’è anche la traversa di Djuricic, episodio seguito da venti minuti a giri più bassi. Biancocelesti che spingono con Milinkovic-Savic e sfondano con Luis Alberto, al 33°, fortunato nel rimpallo con Locatelli che diventa imparabile per Consigli. Gioca bene il Sassuolo, tradito per questione di centimetri sulla botta di Boga prima dell’intervallo. Annullato nel primo tempo, regolarissimo nella ripresa, Raspadori non manca l’appuntamento col gol al 52°, prima gioia in Serie A per il talento neroverde che sfrutta al meglio l’invito del neo-entrato Caputo. L’altra new entry Muldur costringe Strakosha agli straordinari, ripresa meno intensa e dai tanti ritocchi dalle panchine. Non lo sono Immobile e Bastos che sfiorano il bersaglio grosso, mentre chi sfrutta la maggiore freschezza è Caputo ai titoli di coda: ecco il 16° gol in campionato dell’attaccante neroverde, puntuale sulla torre di Ferrari nel tap-in che costa un’altra sconfitta alla Lazio. Una caduta libera difficilmente pronosticabile alla ripartenza del nostro calcio.