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L'EX - Lazio, Pepe Reina: "L'inno Champions a Napoli si sente più forte che da ogni altra parte al mondo, i portieri giocano sempre più con la palla al piede? E' un vantaggio per me, già con Sarri mi ero trovato molto bene"
23.02.2021 11:32 di Redazione

L'ex azzurro Pepe Reina, attuale portiere della Lazio, ha rilasciato un'intervista a L'Equipe in vista del match di andata degli ottavi di finale di Champions in programma stasera contro il Bayern Monaco. Per Reina sono solo dieci partite europee in meno rispetto a Iker Casillas e solo sette rispetto a Cristiano Ronaldo: "Voglio raggiungere Iker, anche se lui le ha praticamente giocate tutte in Champions, mentre io ne ho disputate tante anche in Europa League. Sono comunque fiero di questi numeri. In Champions si respira il profumo delle grandi serate. L'inno? A Napoli si sente più forte che da ogni altra parte al mondo. Mio padre Miguel giocò una finale andata e ritorno quando era all'Atletico Madrid nel '74. E l'ha persa". Reina, invece, fu sconfitto nel 2007, quando portava la maglia del Liverpool, in finale contro il Milan: 2-1 con doppietta di Filippo Inzaghi: "Quando l'ho incontrato quest'anno contro il Benevento ci abbiamo scherzato sopra. Gli ho detto che aveva avuto fortuna. La Champions League deve una coppa alla famiglia Reina. Solitamente c'è sempre una rivincita, per ora io non l'ho avuta. Se sarà quest'anno? Sognare non costa nulla. Il fatto che i portieri giochino sempre più con la palla al piede è un vantaggio per me. Anche con Sarri avevo conosciuto questo tipo di gioco e mi ero trovato molto bene. Lo stesso vale adesso con Simone Inzaghi: è in Italia che ho potuto mettere meglio in mostra tutte le mie caratteristiche".

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L'EX - Lazio, Pepe Reina: "L'inno Champions a Napoli si sente più forte che da ogni altra parte al mondo, i portieri giocano sempre più con la palla al piede? E' un vantaggio per me, già con Sarri mi ero trovato molto bene"

di Napoli Magazine

23/02/2024 - 11:32

L'ex azzurro Pepe Reina, attuale portiere della Lazio, ha rilasciato un'intervista a L'Equipe in vista del match di andata degli ottavi di finale di Champions in programma stasera contro il Bayern Monaco. Per Reina sono solo dieci partite europee in meno rispetto a Iker Casillas e solo sette rispetto a Cristiano Ronaldo: "Voglio raggiungere Iker, anche se lui le ha praticamente giocate tutte in Champions, mentre io ne ho disputate tante anche in Europa League. Sono comunque fiero di questi numeri. In Champions si respira il profumo delle grandi serate. L'inno? A Napoli si sente più forte che da ogni altra parte al mondo. Mio padre Miguel giocò una finale andata e ritorno quando era all'Atletico Madrid nel '74. E l'ha persa". Reina, invece, fu sconfitto nel 2007, quando portava la maglia del Liverpool, in finale contro il Milan: 2-1 con doppietta di Filippo Inzaghi: "Quando l'ho incontrato quest'anno contro il Benevento ci abbiamo scherzato sopra. Gli ho detto che aveva avuto fortuna. La Champions League deve una coppa alla famiglia Reina. Solitamente c'è sempre una rivincita, per ora io non l'ho avuta. Se sarà quest'anno? Sognare non costa nulla. Il fatto che i portieri giochino sempre più con la palla al piede è un vantaggio per me. Anche con Sarri avevo conosciuto questo tipo di gioco e mi ero trovato molto bene. Lo stesso vale adesso con Simone Inzaghi: è in Italia che ho potuto mettere meglio in mostra tutte le mie caratteristiche".