Focus Azzurro
MERCATO - Cammaroto svela a "NM": "Napoli, ADL va avanti e rilancia, Gattuso può rimanere, dalle cessioni in estate almeno 180 milioni, ecco gli azzurri in uscita, la strategia sugli acquisti futuri e le ultime sui rinnovi"
02.02.2020 20:10 di Redazione

NAPOLI - Aurelio De Laurentiis vuole rilanciare la sfida. Il Napoli che da lunedì sera proverà a risalire la china di una stagione sin qui disgraziata, sarà "l'incubatore" tecnico del nuovo progetto, sul quale già si ragiona e si lavora. Rino Gattuso, a meno di cataclismi, sarà l'allenatore del Napoli anche a giugno con una stretta di mano che vale più di un foglio di carta e da qui a breve può portare ad un accordo biennale con opzione per un terzo. C'è da rimediare alla slavina del biennio ancelottiano, sul campo a partire dalla trasferta di Genova e nei piani societari che stanno prendendo forma. 

 

I rumors insistono su una possibile vendita del club ma ad oggi non c'è niente di concreto. Di certo c'è che la concorrenza in Serie A avanza e rispetto agli anni precedenti la zona Champions sarà più complicata da raggiungere. Attenzione perché dalla prossima stagione oltre a Juventus ed Inter, lassù sarà battaglia con una Roma che avrà la nuova proprietà, un Milan che prima o poi passerà all'Arnault di turno, la Lazio sorniona sempre lì e una Fiorentina sulla quale Commisso sta investendo in maniera pesante. Si ritornerà alle 7 "sorelle" di un ventennio fa, con il Napoli al tavolo delle big ad occupare il posto che allora era del Parma di Tanzi. ADL non sembra preoccuparsi troppo di questa prospettiva, è abituato a dover ribaltare il clima di sfiducia. Non vuole lasciare, non adesso e se la questione si porrà, accadrà il giorno in cui dovesse trovarsi in direzione Serie A il Bari. 

 

Posso dire con certezza che sul fronte Qatar in questa fase c'è calma piatta, il Napoli piace molto invece negli Stati Uniti e so che qualche tempo fa è stato anche respinto un (timido) sondaggio di un fondo americano che in Italia aveva come riferimento un importante ex calciatore del Napoli. Ma ADL va avanti e rilancia. Senza la Champions il Napoli si è intanto portato avanti per impedire il "bagno di sangue" e rimediare al contraccolpo, cercando di disporre già adesso del 60% dell'organico pronto per l'estate, con i confermati e i nuovi. Rimandare all'estate quelle operazioni che sono state invece anticipate ad adesso avrebbe esposto il Napoli al suicidio finanziario di lasciare allo Stato milioni importanti in termini di tasse e andando a farsi prendere per la gola da altri club, perché è storia nota che i partenopei dovranno far quadrare i conti. Così ci sarà tempo e modo per fare 9-10 cessioni su basi convenienti, avendo le risorse per, con un risparmio sul monte ingaggio che potrebbe essere abbattuto di almeno 25 milioni netti e circa 40 al lordo. Dal mercato in uscita potrebbero entrare circa 180-190 milioni che potrebbero anche diventare 230-240. Una parte ammortizzerà la perdita della Champions, una parte verrà spesa per rifondare la squadra. Ricordiamoci che il Napoli, a differenza di altri, non ha debiti. Il progetto sarà quello di cambiare senza indebolire come semplicisticamente si pensa (e si gufa da più parti). La prospettiva è quella di creare un gruppo motivato e competitivo, scordiamoci i soliti corsi e ricorsi all'era Sarri ma ricordiamoci anche che quel Napoli tanto celebrato non aveva fenomeni eppure è arrivato in vetta proprio con la forza del gruppo.  

 

Intanto Raiola ha carta bianca per trovare una sistemazione all'estero a Lozano, con Ancelotti che sarebbe felice di portarlo all'Everton: si parte da 40 milioni. Allan a Napoli è ai titoli di coda per vari motivi: Psg o Premier, l'intenzione è di venderlo per 50 milioni. Via anche i vari Ghoulam, Malcuit, Llorente, Younes e soprattutto Ruiz, che tornerà in Spagna. Gli azzurri chiedono 80 milioni, il Real è favorito (Barcellona e City inseguono) anche se i rapporti tra i due club non brillano come in passato e anche per questo ADL non farà sconti. Può scatenarsi l'asta anche perchè arrivano segnali in direzione United, dove Pogba andrà via. Callejon è già un ex, Mertens quasi: il Napoli ha fatto la sua (giusta) offerta, oltre non si può andare. Siamo al dentro o fuori: se il belga continuerà a pretendere di più sarà addio.   

 

A sorpresa salgono le percentuali di un rinnovo per Hysaj, sollecitato da Gattuso. Con Zielinski si lavora al rinnovo e alla fine arriverà, il polacco sta facendo finalmente bene e Gattuso vuole confermarlo: per Milik scenario fluido, si aprono orizzonti di addio, vuole una clausula bassa, se dalla Premier arriva l'offerta giusta (50 milioni) il Napoli non si opporrà alla partenza e prenderà un bomber importante, il cui vice sarà poi l'ottimo Petagna.

 

Non sarà un Napoli che andrà a prendere nomi altisonanti con ingaggi pesanti e la pancia piena, ma elementi affamati e funzionali, e la storia insegna che le cose sono andate meglio proprio quando è arrivata gente in rampa di lancio. La strategia è quella che abbiamo già anticipato: un esterno di sinistra, due centrocampisti per il dopo Allan-Ruiz, una punta se parte Milik. E molto probabilmente arriverà un jolly che sappia fare la fase offensiva sia sugli esterni sia da "guasta feste" alla Mertens. Giuntoli ci sta lavorando e già in settimana potrebbero arrivare novità indicative proprio sul fronte di quest'ultima operazione, come anche su Koulibaly, il gigante che tutti danno con la valigia in mano  ma - repetita iuvant - non ha deciso il suo futuro. 

 

 

Emanuele Cammaroto

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

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di Napoli Magazine

02/02/2024 - 20:10

NAPOLI - Aurelio De Laurentiis vuole rilanciare la sfida. Il Napoli che da lunedì sera proverà a risalire la china di una stagione sin qui disgraziata, sarà "l'incubatore" tecnico del nuovo progetto, sul quale già si ragiona e si lavora. Rino Gattuso, a meno di cataclismi, sarà l'allenatore del Napoli anche a giugno con una stretta di mano che vale più di un foglio di carta e da qui a breve può portare ad un accordo biennale con opzione per un terzo. C'è da rimediare alla slavina del biennio ancelottiano, sul campo a partire dalla trasferta di Genova e nei piani societari che stanno prendendo forma. 

 

I rumors insistono su una possibile vendita del club ma ad oggi non c'è niente di concreto. Di certo c'è che la concorrenza in Serie A avanza e rispetto agli anni precedenti la zona Champions sarà più complicata da raggiungere. Attenzione perché dalla prossima stagione oltre a Juventus ed Inter, lassù sarà battaglia con una Roma che avrà la nuova proprietà, un Milan che prima o poi passerà all'Arnault di turno, la Lazio sorniona sempre lì e una Fiorentina sulla quale Commisso sta investendo in maniera pesante. Si ritornerà alle 7 "sorelle" di un ventennio fa, con il Napoli al tavolo delle big ad occupare il posto che allora era del Parma di Tanzi. ADL non sembra preoccuparsi troppo di questa prospettiva, è abituato a dover ribaltare il clima di sfiducia. Non vuole lasciare, non adesso e se la questione si porrà, accadrà il giorno in cui dovesse trovarsi in direzione Serie A il Bari. 

 

Posso dire con certezza che sul fronte Qatar in questa fase c'è calma piatta, il Napoli piace molto invece negli Stati Uniti e so che qualche tempo fa è stato anche respinto un (timido) sondaggio di un fondo americano che in Italia aveva come riferimento un importante ex calciatore del Napoli. Ma ADL va avanti e rilancia. Senza la Champions il Napoli si è intanto portato avanti per impedire il "bagno di sangue" e rimediare al contraccolpo, cercando di disporre già adesso del 60% dell'organico pronto per l'estate, con i confermati e i nuovi. Rimandare all'estate quelle operazioni che sono state invece anticipate ad adesso avrebbe esposto il Napoli al suicidio finanziario di lasciare allo Stato milioni importanti in termini di tasse e andando a farsi prendere per la gola da altri club, perché è storia nota che i partenopei dovranno far quadrare i conti. Così ci sarà tempo e modo per fare 9-10 cessioni su basi convenienti, avendo le risorse per, con un risparmio sul monte ingaggio che potrebbe essere abbattuto di almeno 25 milioni netti e circa 40 al lordo. Dal mercato in uscita potrebbero entrare circa 180-190 milioni che potrebbero anche diventare 230-240. Una parte ammortizzerà la perdita della Champions, una parte verrà spesa per rifondare la squadra. Ricordiamoci che il Napoli, a differenza di altri, non ha debiti. Il progetto sarà quello di cambiare senza indebolire come semplicisticamente si pensa (e si gufa da più parti). La prospettiva è quella di creare un gruppo motivato e competitivo, scordiamoci i soliti corsi e ricorsi all'era Sarri ma ricordiamoci anche che quel Napoli tanto celebrato non aveva fenomeni eppure è arrivato in vetta proprio con la forza del gruppo.  

 

Intanto Raiola ha carta bianca per trovare una sistemazione all'estero a Lozano, con Ancelotti che sarebbe felice di portarlo all'Everton: si parte da 40 milioni. Allan a Napoli è ai titoli di coda per vari motivi: Psg o Premier, l'intenzione è di venderlo per 50 milioni. Via anche i vari Ghoulam, Malcuit, Llorente, Younes e soprattutto Ruiz, che tornerà in Spagna. Gli azzurri chiedono 80 milioni, il Real è favorito (Barcellona e City inseguono) anche se i rapporti tra i due club non brillano come in passato e anche per questo ADL non farà sconti. Può scatenarsi l'asta anche perchè arrivano segnali in direzione United, dove Pogba andrà via. Callejon è già un ex, Mertens quasi: il Napoli ha fatto la sua (giusta) offerta, oltre non si può andare. Siamo al dentro o fuori: se il belga continuerà a pretendere di più sarà addio.   

 

A sorpresa salgono le percentuali di un rinnovo per Hysaj, sollecitato da Gattuso. Con Zielinski si lavora al rinnovo e alla fine arriverà, il polacco sta facendo finalmente bene e Gattuso vuole confermarlo: per Milik scenario fluido, si aprono orizzonti di addio, vuole una clausula bassa, se dalla Premier arriva l'offerta giusta (50 milioni) il Napoli non si opporrà alla partenza e prenderà un bomber importante, il cui vice sarà poi l'ottimo Petagna.

 

Non sarà un Napoli che andrà a prendere nomi altisonanti con ingaggi pesanti e la pancia piena, ma elementi affamati e funzionali, e la storia insegna che le cose sono andate meglio proprio quando è arrivata gente in rampa di lancio. La strategia è quella che abbiamo già anticipato: un esterno di sinistra, due centrocampisti per il dopo Allan-Ruiz, una punta se parte Milik. E molto probabilmente arriverà un jolly che sappia fare la fase offensiva sia sugli esterni sia da "guasta feste" alla Mertens. Giuntoli ci sta lavorando e già in settimana potrebbero arrivare novità indicative proprio sul fronte di quest'ultima operazione, come anche su Koulibaly, il gigante che tutti danno con la valigia in mano  ma - repetita iuvant - non ha deciso il suo futuro. 

 

 

Emanuele Cammaroto

 

Napoli Magazine

 

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