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SPETTACOLI - “Marionette in cerca di manipolazione” e “Preludes” di Damiano Privitera, al Teatro di Documenti il 6 e 7 novembre
03.11.2025 12:13 di Redazione
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Il 6 novembre alle 20.45 andrà in scena “Marionette in cerca di manipolazione”. Uno sguardo acido, allo stesso tempo satirico, verso le regole che reggono la nostra società`: la solitudine, la morte, il tempo che passa, i rapporti umani, la frivolezza della vita. Il burattinaio conserva un distacco del tutto originale che gli permette di osservare, di denunciare il tutto con umore e sarcasmo. L’ironia rimane il segno distintivo.

Il 7 novembre alle 20.45 si prosegue con “Preludes - anatra morte tulipano”, ispirato a “Anatra, Morte e il Tulipano” di Wolf Herlbruch.

Lo spazio di una stanza senza pareti e uno scarno letto; sono lo spazio surreale, per raccontare una favola scritta per occhi di bambini, ma che parla dell’innocenza e della paure nella fine della vita, scena in cui saremo tutti, prima o poi, protagonisti. Una visione che con leggerezza e senza drammatizzazione, in un’estetica minimalista, cerca coerenza con le intenzioni leggere, “naturalmente” non ludiche, dell’autore.

“Marionette in cerca di manipolazione” e “Preludes” di Damiano Privitera in scena al Teatro di Documenti il 6 e 7 novembre

“Marionette in cerca di manipolazione” e “Preludes”: sono due gli spettacoli di marionette, del regista Damiano Privitera, in scena al Teatro di Documenti.

Il 6 novembre alle 20.45 andrà in scena “Marionette in cerca di manipolazione”. Uno sguardo acido, allo stesso tempo satirico, verso le regole che reggono la nostra società`: la solitudine, la morte, il tempo che passa, i rapporti umani, la frivolezza della vita. Il burattinaio conserva un distacco del tutto originale che gli permette di osservare, di denunciare il tutto con umore e sarcasmo. L’ironia rimane il segno distintivo.

Quattro i quadri:

Pulcinella e la morte - Il peso del tempo grava sulle tradizioni e sui ricordi di un’epoca dove ciascuno si prendeva dei momenti per guardare, ascoltare, ed essere in armonia con ciò` che lo circondava. Scene di emozione che immergono Pulcinella in una solitudine anonima. Nel caos anestetizzante dei passanti frettolosi e dei rumori della citta`, Pulcinella rischia di non esserci più`, sparendo cosi` quelle radici che arricchiscono e danno forza al presente.

Intermezzo musicale - Sono solo due, la Cantante e il Pianista. Pero` un duo può` essere a volte esplosivo. Pianista matto, Cantante lirica eccentrica: la loro relazione professionale finirà` nella morte e nel ridicolo... Una storia di rapporti umani trattati con umore delirante e impertinenza.

Capricho Espan~ol - Musica e urla, balletto e movimenti scomposti sono la cornice visibile e surreale; ma morte e vita, amore e sofferenza sono i territori dell’immaginario reale. La corrida è un confronto tra l’Animale-Toro e l’Uomo-Torero, figure particolari, fuse l’una nell’altra intimamente, nella carne e nel sangue, che si avvinghiano con ritmo ed eleganza; un rituale pagano e arcaico, sospeso nel tempo indefinito: passato, presente, futuro. Le figure vivono il loro inevitabile viaggio fino a raggiungere, con precisione, un’elegantissima morte. Una corrida è una corrida è una corrida...

Cerebral Circus - Come sul filo della vita, un Uomo gioca all’equilibrista, si trasforma in clown, attraversa momenti di magia, il tutto in un continuo capovolgimento delle proporzioni dimensionali. Il tempo passa come un gioco nel quale vengono continuamente cambiate le regole, cosi` difficile da comprendere come un equilibrista di se stesso, una donna senza corpo, un bambino meccanico; tutto cosi` aleatorio, futile ed effimero che può` esistere tanto nella magia dello spettacolo come in quella della esistenza.

 

Regia di Damiano Privitera. Marionette, costumi, scenografie di Georgina Castro Ku¨stner e Damiano Privitera. Con Laura Bartolomei e Damiano Privitera. Teatro del Lavoro, Pinerolo (TO).

 

Il 7 novembre alle 20.45 si prosegue con “Preludes - anatra morte tulipano”, ispirato a “Anatra, Morte e il Tulipano” di Wolf Herlbruch.

Lo spazio di una stanza senza pareti e uno scarno letto; sono lo spazio surreale, per raccontare una favola scritta per occhi di bambini, ma che parla dell’innocenza e della paure nella fine della vita, scena in cui saremo tutti, prima o poi, protagonisti. Una visione che con leggerezza e senza drammatizzazione, in un’estetica minimalista, cerca coerenza con le intenzioni leggere, “naturalmente” non ludiche, dell’autore.

Sottotraccia, a fronte di un preludio verso una circostanza inevitabile, questa storia dalla linea sottile ci può` raccontare, se lo desideriamo, che tutti saremo coraggiosi e curiosi viaggiatori dell’ultimo tragitto, spettatori amorevoli verso noi stessi e il mondo che ci circonda, in un sentimento materno e accogliente, in un sottinteso di ciò` che si può` dare con la purezza d’animo, e quale eredita` preziosa si può` donare ai figli che verranno e verranno, a loro volta custodi di quel tulipano viola.

La marionetta, che ci rappresenta nello spirito, ci racconta di un dialogo dentro noi stessi, ce ne svela i dubbi e infine l’accettazione. La danza non nasconde la sofferenza del corpo ma la rincuora e le proiezioni luminescenti ne scoprono la parte interiore, i suoi pensieri invisibili e arcaicamente inesprimibili con parole.

Adattamento di Laura Bartolomei e Damiano Privitera. Regia, video, scelta musicale di Damiano Privitera. Pupazzi, costumi, scenografie di Laura Bartolomei e James Davies. Con Laura Bartolomei Prod. Teatro del Lavoro, Pinerolo (TO)

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SPETTACOLI - “Marionette in cerca di manipolazione” e “Preludes” di Damiano Privitera, al Teatro di Documenti il 6 e 7 novembre

di Redazione

03/11/2025 - 12:13

Il 6 novembre alle 20.45 andrà in scena “Marionette in cerca di manipolazione”. Uno sguardo acido, allo stesso tempo satirico, verso le regole che reggono la nostra società`: la solitudine, la morte, il tempo che passa, i rapporti umani, la frivolezza della vita. Il burattinaio conserva un distacco del tutto originale che gli permette di osservare, di denunciare il tutto con umore e sarcasmo. L’ironia rimane il segno distintivo.

Il 7 novembre alle 20.45 si prosegue con “Preludes - anatra morte tulipano”, ispirato a “Anatra, Morte e il Tulipano” di Wolf Herlbruch.

Lo spazio di una stanza senza pareti e uno scarno letto; sono lo spazio surreale, per raccontare una favola scritta per occhi di bambini, ma che parla dell’innocenza e della paure nella fine della vita, scena in cui saremo tutti, prima o poi, protagonisti. Una visione che con leggerezza e senza drammatizzazione, in un’estetica minimalista, cerca coerenza con le intenzioni leggere, “naturalmente” non ludiche, dell’autore.

“Marionette in cerca di manipolazione” e “Preludes” di Damiano Privitera in scena al Teatro di Documenti il 6 e 7 novembre

“Marionette in cerca di manipolazione” e “Preludes”: sono due gli spettacoli di marionette, del regista Damiano Privitera, in scena al Teatro di Documenti.

Il 6 novembre alle 20.45 andrà in scena “Marionette in cerca di manipolazione”. Uno sguardo acido, allo stesso tempo satirico, verso le regole che reggono la nostra società`: la solitudine, la morte, il tempo che passa, i rapporti umani, la frivolezza della vita. Il burattinaio conserva un distacco del tutto originale che gli permette di osservare, di denunciare il tutto con umore e sarcasmo. L’ironia rimane il segno distintivo.

Quattro i quadri:

Pulcinella e la morte - Il peso del tempo grava sulle tradizioni e sui ricordi di un’epoca dove ciascuno si prendeva dei momenti per guardare, ascoltare, ed essere in armonia con ciò` che lo circondava. Scene di emozione che immergono Pulcinella in una solitudine anonima. Nel caos anestetizzante dei passanti frettolosi e dei rumori della citta`, Pulcinella rischia di non esserci più`, sparendo cosi` quelle radici che arricchiscono e danno forza al presente.

Intermezzo musicale - Sono solo due, la Cantante e il Pianista. Pero` un duo può` essere a volte esplosivo. Pianista matto, Cantante lirica eccentrica: la loro relazione professionale finirà` nella morte e nel ridicolo... Una storia di rapporti umani trattati con umore delirante e impertinenza.

Capricho Espan~ol - Musica e urla, balletto e movimenti scomposti sono la cornice visibile e surreale; ma morte e vita, amore e sofferenza sono i territori dell’immaginario reale. La corrida è un confronto tra l’Animale-Toro e l’Uomo-Torero, figure particolari, fuse l’una nell’altra intimamente, nella carne e nel sangue, che si avvinghiano con ritmo ed eleganza; un rituale pagano e arcaico, sospeso nel tempo indefinito: passato, presente, futuro. Le figure vivono il loro inevitabile viaggio fino a raggiungere, con precisione, un’elegantissima morte. Una corrida è una corrida è una corrida...

Cerebral Circus - Come sul filo della vita, un Uomo gioca all’equilibrista, si trasforma in clown, attraversa momenti di magia, il tutto in un continuo capovolgimento delle proporzioni dimensionali. Il tempo passa come un gioco nel quale vengono continuamente cambiate le regole, cosi` difficile da comprendere come un equilibrista di se stesso, una donna senza corpo, un bambino meccanico; tutto cosi` aleatorio, futile ed effimero che può` esistere tanto nella magia dello spettacolo come in quella della esistenza.

 

Regia di Damiano Privitera. Marionette, costumi, scenografie di Georgina Castro Ku¨stner e Damiano Privitera. Con Laura Bartolomei e Damiano Privitera. Teatro del Lavoro, Pinerolo (TO).

 

Il 7 novembre alle 20.45 si prosegue con “Preludes - anatra morte tulipano”, ispirato a “Anatra, Morte e il Tulipano” di Wolf Herlbruch.

Lo spazio di una stanza senza pareti e uno scarno letto; sono lo spazio surreale, per raccontare una favola scritta per occhi di bambini, ma che parla dell’innocenza e della paure nella fine della vita, scena in cui saremo tutti, prima o poi, protagonisti. Una visione che con leggerezza e senza drammatizzazione, in un’estetica minimalista, cerca coerenza con le intenzioni leggere, “naturalmente” non ludiche, dell’autore.

Sottotraccia, a fronte di un preludio verso una circostanza inevitabile, questa storia dalla linea sottile ci può` raccontare, se lo desideriamo, che tutti saremo coraggiosi e curiosi viaggiatori dell’ultimo tragitto, spettatori amorevoli verso noi stessi e il mondo che ci circonda, in un sentimento materno e accogliente, in un sottinteso di ciò` che si può` dare con la purezza d’animo, e quale eredita` preziosa si può` donare ai figli che verranno e verranno, a loro volta custodi di quel tulipano viola.

La marionetta, che ci rappresenta nello spirito, ci racconta di un dialogo dentro noi stessi, ce ne svela i dubbi e infine l’accettazione. La danza non nasconde la sofferenza del corpo ma la rincuora e le proiezioni luminescenti ne scoprono la parte interiore, i suoi pensieri invisibili e arcaicamente inesprimibili con parole.

Adattamento di Laura Bartolomei e Damiano Privitera. Regia, video, scelta musicale di Damiano Privitera. Pupazzi, costumi, scenografie di Laura Bartolomei e James Davies. Con Laura Bartolomei Prod. Teatro del Lavoro, Pinerolo (TO)