A Radio Sportiva è intervenuto il giornalista de La Stampa Roberto Condio, che ha seguito da Marassi la sfida fra Genoa e Inter. "Lukaku è l’ultimo dei problemi di Conte, che qualcuno ne ha, anzi è colui che si porta sulle spalle quest’Inter che ha iniziato la stagione balbettando: è una squadra quasi irriconoscibile rispetto all’anno scorso, ha perso un po’ il furore come il suo allenatore, che è entrato nella modalità ‘enjoy’ e adesso dice sempre di non avere nulla da rimproverare ai suoi ed è sempre tranquillo e sereno. Credo che nessun tifoso interista abbia ancora in mente Icardi, casomai qualcuno comincia a riflettere sul suo erede Lautaro, che inizia ad essere un po’ egoista: ieri è stato indisponente e nervosissimo, con quella brutta scenata quando è stato cambiato da Conte, forse anche forse troppo tardi. Martinez ha segnato a inizio campionato, ma per il resto si è visto poco e quando non segna è dannoso come lo era Icardi. Mercoledì scorso qualche segnale Eriksen lo aveva dato, ieri a parte una o due giocate è stato di nuovo una presenza quasi trasparente: quando è uscito ed è entrato al suo posto Barella, la partita ha svoltato, e poi ha avuto sette calci d’angolo da battere e non ne ha ricavato nulla, mentre dall’ottavo che ha battuto Brozovic è nato il gol".
di Napoli Magazine
26/10/2024 - 05:00
A Radio Sportiva è intervenuto il giornalista de La Stampa Roberto Condio, che ha seguito da Marassi la sfida fra Genoa e Inter. "Lukaku è l’ultimo dei problemi di Conte, che qualcuno ne ha, anzi è colui che si porta sulle spalle quest’Inter che ha iniziato la stagione balbettando: è una squadra quasi irriconoscibile rispetto all’anno scorso, ha perso un po’ il furore come il suo allenatore, che è entrato nella modalità ‘enjoy’ e adesso dice sempre di non avere nulla da rimproverare ai suoi ed è sempre tranquillo e sereno. Credo che nessun tifoso interista abbia ancora in mente Icardi, casomai qualcuno comincia a riflettere sul suo erede Lautaro, che inizia ad essere un po’ egoista: ieri è stato indisponente e nervosissimo, con quella brutta scenata quando è stato cambiato da Conte, forse anche forse troppo tardi. Martinez ha segnato a inizio campionato, ma per il resto si è visto poco e quando non segna è dannoso come lo era Icardi. Mercoledì scorso qualche segnale Eriksen lo aveva dato, ieri a parte una o due giocate è stato di nuovo una presenza quasi trasparente: quando è uscito ed è entrato al suo posto Barella, la partita ha svoltato, e poi ha avuto sette calci d’angolo da battere e non ne ha ricavato nulla, mentre dall’ottavo che ha battuto Brozovic è nato il gol".