Centinaia di persone si sono radunate a Napoli, davanti alla sede dell'Università Orientale per protestare contro il coprifuoco e ed un probabile nuovo lockdown. I manifestanti hanno mostrato uno striscione con la scritta "Tu ci chiudi, tu ci paghi", attaccando il Governatore della Campania Vincenzo De Luca e il Governo Conte con cori di protesta. Sono anche stati accesi dei fumogeni. Un altro grande stiscione recita: "A salute è a prima cosa ma senza soldi non si cantano messe". Il corteo di diverse centinaia di persone, quasi tutti giovani, ha attraversato tutto il centro storico di Napoli fino alla sede della Regione Campania. A Santa Lucia c'è stato uno scontro con le forze dell'ordine schierate in assetto antisommossa alle spalle della sede della Regione. Il corteo contro le misure restrittive anti-Covid s'è ingrossato ulteriormente lungo il percorso e ha trovato uno sbarramento di forze dell'ordine sul lungomare. All'altezza dell'incrocio con via Santa Lucia è cominciato il lancio di bombe carta e fumogeni verso le forze dell'ordine, colpita anche una camionetta dei carabinieri. Contro i manifestanti che correrevano verso la sede della Regione c'è stato un fitto lancio di lacrimogeni da parte delle forze dell'ordine. Ecco i video pubblicati dal giornalista Gabriele Parpiglia su Instagram.

 

 

 

 

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Volete il morto? Volete un altro caso #raciti ? Cosa cazzo volete ? #deluca ha seminato dolore , rabbia e paura con il peso delle sue parole. Una seconda ondata ‘semi dichiarata’ porta a questo: c’e` fame, c’e` paura, non c’e` speranza #covid_19 e ... Un politico irresponsabile. Ps : siamo in guerra lo dico da giorni. Non e` #coprifuoco ma guerra. #napoli non è questa ma #napoli non può soffrire e aver paura di non poter mangiare o curarsi. #napoli è la nostra #hollywood a cielo aperto.

Un post condiviso da Gabriele Parpiglia (@gabrieleparpiglia) in data: 23 Ott 2020 alle ore 3:25 PDT

 

 

 

 

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Oddio, oddio... e ora che si fa? Che cosa succederà ? #napoli non è questa ma #napoli non dev’essere portata a questo. Sarà un danno epocale questo secondo #coprifuoco alias #lockdown ?????? il cuore esplode di rabbia , di paura.

Un post condiviso da Gabriele Parpiglia (@gabrieleparpiglia) in data: 23 Ott 2020 alle ore 3:06 PDT

 

 

 

 

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Io la chiamo guerra. Voi chiamatela come volete. Ma si poteva evitare. Da stamane si sapeva che ci sarebbe stata una manifestazione e Napoli che oggi soffre la fame , ha paura . Di restare sola, di morire di fame, per la sua salute . Questa lo la chiamo guerra ... #covid_19

Un post condiviso da Gabriele Parpiglia (@gabrieleparpiglia) in data: 23 Ott 2020 alle ore 2:22 PDT

 

 

 

 

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@vincenzodeluca con quali parole potrebbe definire quello che succede a #napoli ora? Nella sua #napoli ? E secondo i dati , questi assembramenti , tra pochi giorni saranno il caos in ospedale giusto? Ma forse si ricorda i festeggiamenti a La Spezia e sempre a Napoli pochi mesi fa in piazza per le vittorie calcistiche ? Li ricordiamo tutti o no? L’esercito dunque dove si trova ???? La manifestazione di questa sera era GIA` STATA ANNUNCIATA. Come mai non avete fermato tutto dato l’imminente pericolo #covid_19 ? Questa ‘seconda volta ‘ sarà una tragedia epica se non gestita bene. Sappiatelo .

Un post condiviso da Gabriele Parpiglia (@gabrieleparpiglia) in data: 23 Ott 2020 alle ore 1:44 PDT