Carlo Incoronato, ingegnere navale, è intervenuto ai microfoni de "I Tirapietre", sulle frequenze di Radio Amore Campania per parlare del Covid-19 in Cina. Ecco quanto evidenziato: "Coronavirus in Cina? Non so cosa hanno fatto con la diffusione, ho visto le immagini di febbraio e marzo in televisione, è stato un modo un po' aggressivo di limitare i cittadini. Dopo aver abbattuto i contagi hanno creato un sistema preventivo che fa paura. Per andare in Cina serve un invito del Ministero degli Affari Esteri cinesi, serve un tampone prima di partire, l'Aeroporto cinese è un ospedale, devi firmare una certificazione, ti fanno il tampone in aeroporto, devi scaricare wechat, poi ti chiudono dentro un albergo covid. Il cibo lo lasciano all'esterno e devi stare in quarantena lì. Loro hanno una forze economica molto forte per fare questo. In questo momento la Cina ha chiuso i visti per gli italiani, siamo visti un po' come untori. Io sono riuscito a farlo per emergenza. Se io faccio uno scalo a Berlino e Francoforte devo fare subito test sierologico e tampone, nemmeno in Germania oggi posso entrare, perché in Italia siamo in zona rossa. Adesso parto per la Cina il due o tre dicembre e torno l'anno prossimo. Posso dire che lì sono tornati alla vita normale perché fanno tutta prevenzione, non portano più la mascherina e con quella quarantena è difficile rimanere infetti".
di Napoli Magazine
24/11/2024 - 17:42
Carlo Incoronato, ingegnere navale, è intervenuto ai microfoni de "I Tirapietre", sulle frequenze di Radio Amore Campania per parlare del Covid-19 in Cina. Ecco quanto evidenziato: "Coronavirus in Cina? Non so cosa hanno fatto con la diffusione, ho visto le immagini di febbraio e marzo in televisione, è stato un modo un po' aggressivo di limitare i cittadini. Dopo aver abbattuto i contagi hanno creato un sistema preventivo che fa paura. Per andare in Cina serve un invito del Ministero degli Affari Esteri cinesi, serve un tampone prima di partire, l'Aeroporto cinese è un ospedale, devi firmare una certificazione, ti fanno il tampone in aeroporto, devi scaricare wechat, poi ti chiudono dentro un albergo covid. Il cibo lo lasciano all'esterno e devi stare in quarantena lì. Loro hanno una forze economica molto forte per fare questo. In questo momento la Cina ha chiuso i visti per gli italiani, siamo visti un po' come untori. Io sono riuscito a farlo per emergenza. Se io faccio uno scalo a Berlino e Francoforte devo fare subito test sierologico e tampone, nemmeno in Germania oggi posso entrare, perché in Italia siamo in zona rossa. Adesso parto per la Cina il due o tre dicembre e torno l'anno prossimo. Posso dire che lì sono tornati alla vita normale perché fanno tutta prevenzione, non portano più la mascherina e con quella quarantena è difficile rimanere infetti".