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NM LIVE - Antonio Corbo: “Il mondo del calcio ha dimostrato tutta la sua fragilità, si salverà chi ha dato priorità alla gestione oculata”
19.03.2020 17:54 di Redazione

NAPOLI - ANTONIO CORBO, editorialista di Repubblica, è intervenuto a “NAPOLI MAGAZINE LIVE”, trasmissione che approfondisce i temi d’attualità legati al Calcio Napoli, condotta da Antonio Petrazzuolo, in onda il giovedì dalle 21 alle 22 su Napolimagazine.com e su tutti i canali social di “Napoli Magazine” (Facebook, Twitter, Instagram e Youtube). Ecco quanto dichiarato: “Tutto ciò che riempie il tempo vuoto, in queste circostanze, è utile. Siamo alla vigilia di un calcio nuovo, appena finirà, spero quanto prima, questa tragica vicenda. Avremo un calcio nuovo perché, dobbiamo dirlo con severità e lucidità, il calcio ha dimostrato di essere uno dei sistemi più fragili, un modello sbagliato di vita sociale perché il mondo dove girano tanti soldi, il mondo delle favole, si è rivelato immensamente fragile e quello più a rischio default. Oggi, il calcio italiano, ma anche quello europeo, come ha detto Rummenigge, ha bisogno di concludere i campionati ma non per assegnare lo scudetto, ma perché bisogna completare la “prestazione d’opera” ed offrire alle società televisive il prodotto finito, quindi le partite, per ricevere i sontuosi e necessari finanziamenti che tengono in piedi tutto il sistema. Pensate un po’ il paradosso, il mondo in cui girano più soldi è quello più esposto a possibili fallimenti e questo dimostra, molto efficacemente, quanto sia un sistema sbagliato e quindi sarà il motivo più serio, principale di riflessione, quando tutto questo sarà finito. Quando passerà questa bufera si faranno i conti, sicuramente non sarà più possibile fare spese folli, potranno permetterselo solo quelli che ne hanno la possibilità, come il presidente cinese dell’Inter, il signor Zhang, beato lui, che ha 380 milioni di clienti fidelizzati e che attraverso il club nerazzurro vuole creare un ponte verso l’Europa e non si preoccupa di spendere quello che ha speso. Come, ad esempio, comprare Eriksen con 5 mesi di anticipo, senza aspettare che si liberasse a fine stagione, andando a trattare con il club d’appartenenza, perdendo 15 milioni di euro. Ma gli acquisti dell’Inter sono quasi sempre incredibili, a parte punire Icardi, cederlo e spendere 45 milioni per il suo sostituto, sono errori incredibili, o forse ce ne accorgiamo ora che temiamo concretamente il fallimento dell’intero sistema. Non so se sarà possibile il taglio degli stipendi perché si dovrà verificare se esistono le condizioni legali per farlo, bisogna capire se questa emergenza possa rientrare tra le ipotesi di recessione parziale del contratto. Ripeto, l’analisi di fondo è questa: il mondo dei sogni si è rivelato puerile e fragile. Parlare oggi di ripresa del campionato, è un po’ un esercizio di fantasia e sulla scorta di quanto detto, da questa vicenda, usciranno vincitori quei club che hanno fatto della gestione oculata il loro principio fondamentale e, può piacere o meno, il Napoli di De Laurentiis sarà un modello da seguire, sarà sicuramente tra le società sopravvissute, insieme all’Atalanta, all’Udinese, alla Lazio e a tutti quei club che avranno un bilancio sano. Nella polemica a distanza tra Ascierto e Galli, mi sembra che Ascierto abbia fatto la sua parte correttamente, abbia lavorato fino in fondo di scienza e di fantasia, ragionando su un’ipotesi e lasciando intravedere possibili soluzioni con una terapia alternativa, facendo grossi passi in avanti. Diciamo la verità, Galli fa parte di questo gruppo di soloni, che all’improvviso si sono rivelati “santi che non fanno grazie” a causa di un virus che li ha costretti a navigare a vista mentre erano convinti di sapere tutto, sono scienziati che si sono ritrovati senza le loro certezze, è come se fosse calato il buio sulla loro fama e quindi si capisce il loro imbarazzo. Poi, se addirittura da Napoli, arriva non la scoperta, ma un’idea che si rivela importante, per il momento, anche geniale, è chiaro che può scattare l’invidia e non trascurerei anche gli interessi scientifici se la sperimentazione sarà portata a termine con successo, perché magari questi grandi ospedali credevano di essere depositari esclusivi della verità, di tutti i segreti scientifici mentre c’è un virus, che nel suo esercizio di pianificazione democratica, fa questi scherzi. Il tono molto duro del Governatore De Luca, che ha tanti motivi per essere stimato, mi è sembrato un po’ inopportuno, un po’ forzato, quando ha chiesto l’intervento dell’esercito a supporto delle forze dell’ordine per il controllo del territorio. Chi chiede l’intervento dei militari dovrebbe sapere che c’è un decreto legge che ha equiparato l’attività dei soldati a quella delle forze di polizia che svolgono con grande abnegazione e spirito di servizio. In fondo, in tutta Italia i militari svolgono già un ottimo servizio di vigilanza davanti ai Palazzi di Giustizia. Quando si dice “arriva l’esercito” si mettono in discussione, si offendono tanti italiani che restano correttamente chiusi in casa, perché la realtà è questa, le strade sono vuote”.

 

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NM LIVE - Antonio Corbo: “Il mondo del calcio ha dimostrato tutta la sua fragilità, si salverà chi ha dato priorità alla gestione oculata”

di Napoli Magazine

19/03/2024 - 17:54

NAPOLI - ANTONIO CORBO, editorialista di Repubblica, è intervenuto a “NAPOLI MAGAZINE LIVE”, trasmissione che approfondisce i temi d’attualità legati al Calcio Napoli, condotta da Antonio Petrazzuolo, in onda il giovedì dalle 21 alle 22 su Napolimagazine.com e su tutti i canali social di “Napoli Magazine” (Facebook, Twitter, Instagram e Youtube). Ecco quanto dichiarato: “Tutto ciò che riempie il tempo vuoto, in queste circostanze, è utile. Siamo alla vigilia di un calcio nuovo, appena finirà, spero quanto prima, questa tragica vicenda. Avremo un calcio nuovo perché, dobbiamo dirlo con severità e lucidità, il calcio ha dimostrato di essere uno dei sistemi più fragili, un modello sbagliato di vita sociale perché il mondo dove girano tanti soldi, il mondo delle favole, si è rivelato immensamente fragile e quello più a rischio default. Oggi, il calcio italiano, ma anche quello europeo, come ha detto Rummenigge, ha bisogno di concludere i campionati ma non per assegnare lo scudetto, ma perché bisogna completare la “prestazione d’opera” ed offrire alle società televisive il prodotto finito, quindi le partite, per ricevere i sontuosi e necessari finanziamenti che tengono in piedi tutto il sistema. Pensate un po’ il paradosso, il mondo in cui girano più soldi è quello più esposto a possibili fallimenti e questo dimostra, molto efficacemente, quanto sia un sistema sbagliato e quindi sarà il motivo più serio, principale di riflessione, quando tutto questo sarà finito. Quando passerà questa bufera si faranno i conti, sicuramente non sarà più possibile fare spese folli, potranno permetterselo solo quelli che ne hanno la possibilità, come il presidente cinese dell’Inter, il signor Zhang, beato lui, che ha 380 milioni di clienti fidelizzati e che attraverso il club nerazzurro vuole creare un ponte verso l’Europa e non si preoccupa di spendere quello che ha speso. Come, ad esempio, comprare Eriksen con 5 mesi di anticipo, senza aspettare che si liberasse a fine stagione, andando a trattare con il club d’appartenenza, perdendo 15 milioni di euro. Ma gli acquisti dell’Inter sono quasi sempre incredibili, a parte punire Icardi, cederlo e spendere 45 milioni per il suo sostituto, sono errori incredibili, o forse ce ne accorgiamo ora che temiamo concretamente il fallimento dell’intero sistema. Non so se sarà possibile il taglio degli stipendi perché si dovrà verificare se esistono le condizioni legali per farlo, bisogna capire se questa emergenza possa rientrare tra le ipotesi di recessione parziale del contratto. Ripeto, l’analisi di fondo è questa: il mondo dei sogni si è rivelato puerile e fragile. Parlare oggi di ripresa del campionato, è un po’ un esercizio di fantasia e sulla scorta di quanto detto, da questa vicenda, usciranno vincitori quei club che hanno fatto della gestione oculata il loro principio fondamentale e, può piacere o meno, il Napoli di De Laurentiis sarà un modello da seguire, sarà sicuramente tra le società sopravvissute, insieme all’Atalanta, all’Udinese, alla Lazio e a tutti quei club che avranno un bilancio sano. Nella polemica a distanza tra Ascierto e Galli, mi sembra che Ascierto abbia fatto la sua parte correttamente, abbia lavorato fino in fondo di scienza e di fantasia, ragionando su un’ipotesi e lasciando intravedere possibili soluzioni con una terapia alternativa, facendo grossi passi in avanti. Diciamo la verità, Galli fa parte di questo gruppo di soloni, che all’improvviso si sono rivelati “santi che non fanno grazie” a causa di un virus che li ha costretti a navigare a vista mentre erano convinti di sapere tutto, sono scienziati che si sono ritrovati senza le loro certezze, è come se fosse calato il buio sulla loro fama e quindi si capisce il loro imbarazzo. Poi, se addirittura da Napoli, arriva non la scoperta, ma un’idea che si rivela importante, per il momento, anche geniale, è chiaro che può scattare l’invidia e non trascurerei anche gli interessi scientifici se la sperimentazione sarà portata a termine con successo, perché magari questi grandi ospedali credevano di essere depositari esclusivi della verità, di tutti i segreti scientifici mentre c’è un virus, che nel suo esercizio di pianificazione democratica, fa questi scherzi. Il tono molto duro del Governatore De Luca, che ha tanti motivi per essere stimato, mi è sembrato un po’ inopportuno, un po’ forzato, quando ha chiesto l’intervento dell’esercito a supporto delle forze dell’ordine per il controllo del territorio. Chi chiede l’intervento dei militari dovrebbe sapere che c’è un decreto legge che ha equiparato l’attività dei soldati a quella delle forze di polizia che svolgono con grande abnegazione e spirito di servizio. In fondo, in tutta Italia i militari svolgono già un ottimo servizio di vigilanza davanti ai Palazzi di Giustizia. Quando si dice “arriva l’esercito” si mettono in discussione, si offendono tanti italiani che restano correttamente chiusi in casa, perché la realtà è questa, le strade sono vuote”.