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TONI AZZURRI - Iavarone su "NM": "Napoli, una notte (quasi) magica"
26.02.2020 09:00 di Redazione

NAPOLI - Nei grandi momenti contano i luoghi e le coincidenze. Quando Dries “Ciro” Mertens va a segnare il gol dell’1-0 al Barcellona sembra presentarsi a un appuntamento prefissato. L’azione conferma la linearità della scena, Ciro è il giocatore scaraventato dalla magia del Napoli, emerso dalle sue macerie, per andare a colpire con un altro gol-meraviglia. Sentiva che sarebbe stata la sua serata. Non era solo questione di sensazioni, ma é stato ancora il vento del destino che gli assegna ormai il ruolo del protagonista. Così, ogni tocco è diventato un inno di eleganza e tecnica. Tutto a testa alta. Certo, per il Napoli resta l’amaro in bocca del pareggio del Barcellona: un tiro, un gol. Nulla di eccitante per chi teneva la grande impresa stretta in pugno, ma é stato comunque qualcosa di importante in questa stagione di passaggio, perché al di là di un inatteso, alla vigilia, 1-1 coi fuoriclasse catalani, oltre i punti e le posizioni di classifica, da qualche tempo si vede un’idea di Napoli, si avverte un’identità tecnica e tattica. Squadra compressa in quindici metri, Mertens che ha toccato più palloni nella trequarti del Napoli che nella metà campo del Barcellona. Il calcio è anche e soprattutto così: un misto di motivazioni e strategia, e quelle di Gattuso stanno pagando. Certo, “L’armada Messi” (lui bloccato dal sistema Napoli: 23 palle perse), si é nutrita soprattutto di passaggi corti, ma se non si accende la luce del “10”, il Barça gioca in un cono d’ombra. È un po’ ammaccato e a fine ciclo, tuttavia sarà molto dura al Nou Camp, nonostante le squalifiche di Busquets e Vidal. Fin qui il match. Ora considerazioni sparse per concludere questa bella serata napoletana. Mertens è mezza squadra, altro che “marchette”. E poi: il Napoli è risultato punito da un solo errore difensivo e da un clamoroso erroraccio sotto porta di Callejon. E infine: resta un grande rammarico per il pareggio. Ma si può fare.

 

 

Toni Iavarone
 
 
Napoli Magazine
 
 
Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com
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TONI AZZURRI - Iavarone su "NM": "Napoli, una notte (quasi) magica"

di Napoli Magazine

26/02/2024 - 09:00

NAPOLI - Nei grandi momenti contano i luoghi e le coincidenze. Quando Dries “Ciro” Mertens va a segnare il gol dell’1-0 al Barcellona sembra presentarsi a un appuntamento prefissato. L’azione conferma la linearità della scena, Ciro è il giocatore scaraventato dalla magia del Napoli, emerso dalle sue macerie, per andare a colpire con un altro gol-meraviglia. Sentiva che sarebbe stata la sua serata. Non era solo questione di sensazioni, ma é stato ancora il vento del destino che gli assegna ormai il ruolo del protagonista. Così, ogni tocco è diventato un inno di eleganza e tecnica. Tutto a testa alta. Certo, per il Napoli resta l’amaro in bocca del pareggio del Barcellona: un tiro, un gol. Nulla di eccitante per chi teneva la grande impresa stretta in pugno, ma é stato comunque qualcosa di importante in questa stagione di passaggio, perché al di là di un inatteso, alla vigilia, 1-1 coi fuoriclasse catalani, oltre i punti e le posizioni di classifica, da qualche tempo si vede un’idea di Napoli, si avverte un’identità tecnica e tattica. Squadra compressa in quindici metri, Mertens che ha toccato più palloni nella trequarti del Napoli che nella metà campo del Barcellona. Il calcio è anche e soprattutto così: un misto di motivazioni e strategia, e quelle di Gattuso stanno pagando. Certo, “L’armada Messi” (lui bloccato dal sistema Napoli: 23 palle perse), si é nutrita soprattutto di passaggi corti, ma se non si accende la luce del “10”, il Barça gioca in un cono d’ombra. È un po’ ammaccato e a fine ciclo, tuttavia sarà molto dura al Nou Camp, nonostante le squalifiche di Busquets e Vidal. Fin qui il match. Ora considerazioni sparse per concludere questa bella serata napoletana. Mertens è mezza squadra, altro che “marchette”. E poi: il Napoli è risultato punito da un solo errore difensivo e da un clamoroso erroraccio sotto porta di Callejon. E infine: resta un grande rammarico per il pareggio. Ma si può fare.

 

 

Toni Iavarone
 
 
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