NAPOLI - Ritorno a casa per il solito Dries. Ritorno al Gol in campionato soprattutto, nella gara che non smentisce i precedenti di vittorie in casa sarda contro il Cagliari: il Napoli non subisce ma segna. E vince! Dopo le prestazioni più altalenanti della stagione, quelle che passano dalla vittoria contro la Juve, alla sconfitta contro il Lecce e poi alla vittoria di Coppa Italia contro l’Inter, è nella domenica alle 6 che arriva un’altra importantissima vittoria: quella appunto contro il Cagliari per 0-1. Non è solo una vittoria di campo, sul campo cagliaritano quella del Napoli: è una vittoria di squadra, intesa come corpo unico degli 11 assieme al loro Mister, una vittoria di rabbia e rivalsa, dopo mesi di tensioni, di polemiche, di musi lunghi per i brutti risultati, finalmente i visi si distendono, si aprono in bei sorrisi e sfoghi da post gol; si risale una china che si è discesa davvero troppo, che ha visto stadi vuoti e striscioni di contestazione. E tanto altro che non si sarebbe voluto vedere. Ma gli abbracci, quelli tra Dries e Lorenzo, e tra Manolas e Gattuso, spazzano via davvero tutto. A riprova che si può fare, che basta poco, cosa non é ancora ben definito, ma poco, per invertire la rotta, nella direzione giusta. La Cura di Mister Gattuso è a base di testa bassa e pedalare, sudore e giocare, concentrarsi e correre fino a segnare. Fino a vincere. In una settimana ora il Napoli ne affronterà due di campionato e una di Champions, contro il Barcellona. Insomma, una di quelle settimane da famoso tour de force: Brescia, Barca, appunto, e Torino. Due gare tra le mura molto amiche del San Paolo che accoglierà Messi, che il Napoli proverà a battere, perché in fondo se di cura si è trattato, di cura si potrà continuare a vincere. Perché in fondo, è il prendersi cura che fa la differenza, e se quella cura funziona, guai a tentare di cambiarla.