L'Editoriale
PRESS CONFERENCE - Rino Gattuso: "Napoli, la priorità non è il contratto, sto bene qua, i senatori mi stanno dando tanto, Milik ha una classe immensa, Mertens si allena con noi, il "Gattusismo"? Non ho inventato nulla"
28.02.2020 13:36 di Redazione

CASTEL VOLTURNO (CE) - Rino Gattuso, allenatore del Napoli, ha parlato in Press Conference alla vigilia di Napoli-Torino. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine".

 

- Napoli-Torino, che sfida sarà?

 

"Ci sarà da battagliare. Devo fare le scelte giuste".

 

- C'è qualcuno in dubbio?

 

"Ieri la squadra era molto stanca e abbiamo lavorato in palestra. Chi scenderà in campo dovrà stare al 100%".

 

- Cosa cambia con Milik in campo?

 

"Non cambierà nulla. E' anche lui un giocatore molto bravo a legare, ha una classe immensa. Ci darà una mano come fatto da tempo. Speriamo di recuperare anche Mertens, che proverà con noi. Milik comunque è l'ultimo dei problemi".

 

- Qualcosa è migliorato in difesa?

 

"La coperta è corta. Dobbiamo essere bravi con i centrocampisti. Nel secondo tempo non è che ci siamo alzati tantissimo. E' l'atteggiamento di come riescono a salire i 4 di difesa. Se i difensori sono piu' dinamici possiamo migliorare".

 

- Ci saranno scelte diverse?

 

"So che ho a disposizione dei giocatori importanti, ma faccio scelte funzionali. Lozano e Meret sono giocatori importantissimi. Ho parlato con Lozano, ma mi garantisce una fase esterna? So che a livello aziendale non mi sto comportando benissimo. Voglio mettere in campo chi mi dà maggiori garanzie. Stesso discorso per Lobotka. Bisogna farsi trovare pronti. E' inutile che racconto le favole".

 

- Che Napoli vuole?

 

"Un Napoli da battaglia, capace di soffrire. Il Torino non è in un momento positivo, ma rispetta l'avversario".

 

- Lobotka può avere spazio?

 

"Vediamo. Alle 13:15 i giocatori fanno dei test e vediamo chi ha recuperato e chi no".

 

- Come pensa di caricare i giocatori dato che con le piccole si fa fatica?

 

"Non lo so, me lo chiedo spesso. So solo prepararla bene, sperando che si riesce ad entrare nella testa. Non dobbiamo pensare al Barcellona, ma a Belotti, Zaza, N'Koulou. Hanno iniziato il 10 luglio a lavorare, hanno una squadra di valore".

 

- Messi ha toccato 80-90 palloni, la metà dei quali li ha persi...

 

"E' vero che dobbiamo pensare di affrontare sempre Messi, quando giochi così diventi campione. Lo step da migliorare è questo. Giocare tutte le partite con la stessa mentalità e veemenza è importante. Dobbiamo migliorare quest'aspetto, le partite si vincono durante la settimana. E' importante sentirsi dire dai giocatori che e' stato fatto un bell'allenamento. Non si fa solo fatica per correre, ma bisogna pensare tanto".

 

- L'obiettivo resta sempre quello dei 40 punti come per il Torino?

 

"Si, i nostri giocatori sanno cosa abbiamo rischiato. Dobbiamo ripartire dalla tristezza e dall'angoscia arrivata con Parma, Lecce e Fiorentina. Il primo responsabile ero io. Le partite si possono perdere ma c'e' modo e modo. Ognuno sembrava ragionare con una testa diversa. Dobbiamo dare la sensazione di essere squadra".

 

- Andar via amareggiati dal San Paolo dopo il pari col Barcellona significa che ha fatto crescere la squadra...

 

"La fortuna degli allenatori sono i giocatori. Ci servono giocatori con la testa libera. Dai rinnovi di contratto al resto, pensiamo ad allenarci bene. Voglio un gruppo di persone che ci dia una mano. Abbiamo bisogno di fare gruppo dicendoci le cose in faccia. In questi ultimi 3 mesi dobbiamo trovare questa sinergia".

 

- Quanto le piacerebbe iniziare a lavorare con la squadra a Dimaro?

 

"Mi piacerebbe. Ho un contratto fino al 2021, con ipotesi di uscita da parte mia il 30 aprile. Io voglio lavorare. Col presidente mi sento 3-4 volte al giorno. La mia priorità non è il contratto. Voglio stare bene con me stesso. Mi gaso con un ambiente bello. Voglio stare bene e allenare persone che hanno voglia di venire qua. Ho riscontrato grande professionalità. Sembra che non funziona nulla, invece c'è tanta roba. Ho firmato per 6 mesi, a fronte di 1 anno e mezzo, due anni di altre squadre, sono venuto qua per la grande possibilità data, ho esordito in Champions. Sto bene qua".

 

- E' una stagione che può regalare emozioni?

 

"Preferisco scrivere le mie memorie a fine giornata. Vivo alla giornata. E' un aspetto che non è cambiato".

 

- Come stanno Koulibaly e Ghoulam? Faouzi può trovare spazio a gara in corso?

 

"Ghoulam è contento, si sta allenando a gara in corso. Koulibaly la settimana prossima inizia a correre e lo giudichiamo".

 

- A che punto è la crescita della squadra?

 

"La consapevolezza di ciò arriva attraverso i risultati. La squadra ha qualità, qualche volta non abbiamo saputo soffrire. Perchè non oso di più? La coperta è corta. Dobbiamo continuare. Vedere giocatori come Insigne che si mettono a disposizione fa piacere. Se abbiamo fatto risultati e' merito dell'atteggiamento che stiamo avendo. Se pensiamo che abbiamo gli occhi azzurri, biondi, come Brad Pitt, abbiamo sbagliato. Dobbiamo essere brutti, con la barba, come me. Sogno una squadra con un press offensivo e certe volte ultra offensivo. Qualche gara l'ho persa io. Ci ho messo un po' di tempo a capire che non andava bene. Questa deve essere la linea guida".

 

- Non si guarda solo ai 40 punti? Passare il turno in Champions e vincere la Coppa Italia?

 

"Pensiamo prima al Torino, poi pensiamo se siamo guariti o no. Il Torino è forte fisicamente. Ci saranno tante seconde palle, tanti scontri fisici".

 

- Il termine "Gattusismo" le piace?

 

"Non mi piace. Non mi invento niente. Ogni allenatore indossa il suo abito. Esistono le due fasi. Da giocatore ne facevo solo una di fase, non sapevo fare l'altra. Prima vedevo la partita, oggi seguo la linea difensiva. Il gioco del calcio è sem

 

- Spesso si parla di ciclo finito, ma Mertens, Callejon, Allan, Koulibaly e Ghoulam la seguono con attenzione...

 

"Tutti i giocatori mi stanno dando tanto. Non è il momento di pensare al proprio orticello. C'erano anni in cui anche io volevo andare via, ma poi arrivava il tempo di incontrarsi e si rinnovava il contratto. C'era qualcuno che guadagnava più di me. Prendere giocatori piu' forti di Mertens, Callejon, Koulibaly o Allan non è facile, servono milioni di euro. Il valore dei giocatori non si discute. 600/700 punti non sono pochi, li hanno fatto i senatori".

 

Antonio Petrazzuolo

 

Napoli Magazine

 

Riproduzione del testo consentita previa citazione della fonte: www.napolimagazine.com

 

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PRESS CONFERENCE - Rino Gattuso: "Napoli, la priorità non è il contratto, sto bene qua, i senatori mi stanno dando tanto, Milik ha una classe immensa, Mertens si allena con noi, il "Gattusismo"? Non ho inventato nulla"

di Napoli Magazine

28/02/2024 - 13:36

CASTEL VOLTURNO (CE) - Rino Gattuso, allenatore del Napoli, ha parlato in Press Conference alla vigilia di Napoli-Torino. Ecco quanto evidenziato da "Napoli Magazine".

 

- Napoli-Torino, che sfida sarà?

 

"Ci sarà da battagliare. Devo fare le scelte giuste".

 

- C'è qualcuno in dubbio?

 

"Ieri la squadra era molto stanca e abbiamo lavorato in palestra. Chi scenderà in campo dovrà stare al 100%".

 

- Cosa cambia con Milik in campo?

 

"Non cambierà nulla. E' anche lui un giocatore molto bravo a legare, ha una classe immensa. Ci darà una mano come fatto da tempo. Speriamo di recuperare anche Mertens, che proverà con noi. Milik comunque è l'ultimo dei problemi".

 

- Qualcosa è migliorato in difesa?

 

"La coperta è corta. Dobbiamo essere bravi con i centrocampisti. Nel secondo tempo non è che ci siamo alzati tantissimo. E' l'atteggiamento di come riescono a salire i 4 di difesa. Se i difensori sono piu' dinamici possiamo migliorare".

 

- Ci saranno scelte diverse?

 

"So che ho a disposizione dei giocatori importanti, ma faccio scelte funzionali. Lozano e Meret sono giocatori importantissimi. Ho parlato con Lozano, ma mi garantisce una fase esterna? So che a livello aziendale non mi sto comportando benissimo. Voglio mettere in campo chi mi dà maggiori garanzie. Stesso discorso per Lobotka. Bisogna farsi trovare pronti. E' inutile che racconto le favole".

 

- Che Napoli vuole?

 

"Un Napoli da battaglia, capace di soffrire. Il Torino non è in un momento positivo, ma rispetta l'avversario".

 

- Lobotka può avere spazio?

 

"Vediamo. Alle 13:15 i giocatori fanno dei test e vediamo chi ha recuperato e chi no".

 

- Come pensa di caricare i giocatori dato che con le piccole si fa fatica?

 

"Non lo so, me lo chiedo spesso. So solo prepararla bene, sperando che si riesce ad entrare nella testa. Non dobbiamo pensare al Barcellona, ma a Belotti, Zaza, N'Koulou. Hanno iniziato il 10 luglio a lavorare, hanno una squadra di valore".

 

- Messi ha toccato 80-90 palloni, la metà dei quali li ha persi...

 

"E' vero che dobbiamo pensare di affrontare sempre Messi, quando giochi così diventi campione. Lo step da migliorare è questo. Giocare tutte le partite con la stessa mentalità e veemenza è importante. Dobbiamo migliorare quest'aspetto, le partite si vincono durante la settimana. E' importante sentirsi dire dai giocatori che e' stato fatto un bell'allenamento. Non si fa solo fatica per correre, ma bisogna pensare tanto".

 

- L'obiettivo resta sempre quello dei 40 punti come per il Torino?

 

"Si, i nostri giocatori sanno cosa abbiamo rischiato. Dobbiamo ripartire dalla tristezza e dall'angoscia arrivata con Parma, Lecce e Fiorentina. Il primo responsabile ero io. Le partite si possono perdere ma c'e' modo e modo. Ognuno sembrava ragionare con una testa diversa. Dobbiamo dare la sensazione di essere squadra".

 

- Andar via amareggiati dal San Paolo dopo il pari col Barcellona significa che ha fatto crescere la squadra...

 

"La fortuna degli allenatori sono i giocatori. Ci servono giocatori con la testa libera. Dai rinnovi di contratto al resto, pensiamo ad allenarci bene. Voglio un gruppo di persone che ci dia una mano. Abbiamo bisogno di fare gruppo dicendoci le cose in faccia. In questi ultimi 3 mesi dobbiamo trovare questa sinergia".

 

- Quanto le piacerebbe iniziare a lavorare con la squadra a Dimaro?

 

"Mi piacerebbe. Ho un contratto fino al 2021, con ipotesi di uscita da parte mia il 30 aprile. Io voglio lavorare. Col presidente mi sento 3-4 volte al giorno. La mia priorità non è il contratto. Voglio stare bene con me stesso. Mi gaso con un ambiente bello. Voglio stare bene e allenare persone che hanno voglia di venire qua. Ho riscontrato grande professionalità. Sembra che non funziona nulla, invece c'è tanta roba. Ho firmato per 6 mesi, a fronte di 1 anno e mezzo, due anni di altre squadre, sono venuto qua per la grande possibilità data, ho esordito in Champions. Sto bene qua".

 

- E' una stagione che può regalare emozioni?

 

"Preferisco scrivere le mie memorie a fine giornata. Vivo alla giornata. E' un aspetto che non è cambiato".

 

- Come stanno Koulibaly e Ghoulam? Faouzi può trovare spazio a gara in corso?

 

"Ghoulam è contento, si sta allenando a gara in corso. Koulibaly la settimana prossima inizia a correre e lo giudichiamo".

 

- A che punto è la crescita della squadra?

 

"La consapevolezza di ciò arriva attraverso i risultati. La squadra ha qualità, qualche volta non abbiamo saputo soffrire. Perchè non oso di più? La coperta è corta. Dobbiamo continuare. Vedere giocatori come Insigne che si mettono a disposizione fa piacere. Se abbiamo fatto risultati e' merito dell'atteggiamento che stiamo avendo. Se pensiamo che abbiamo gli occhi azzurri, biondi, come Brad Pitt, abbiamo sbagliato. Dobbiamo essere brutti, con la barba, come me. Sogno una squadra con un press offensivo e certe volte ultra offensivo. Qualche gara l'ho persa io. Ci ho messo un po' di tempo a capire che non andava bene. Questa deve essere la linea guida".

 

- Non si guarda solo ai 40 punti? Passare il turno in Champions e vincere la Coppa Italia?

 

"Pensiamo prima al Torino, poi pensiamo se siamo guariti o no. Il Torino è forte fisicamente. Ci saranno tante seconde palle, tanti scontri fisici".

 

- Il termine "Gattusismo" le piace?

 

"Non mi piace. Non mi invento niente. Ogni allenatore indossa il suo abito. Esistono le due fasi. Da giocatore ne facevo solo una di fase, non sapevo fare l'altra. Prima vedevo la partita, oggi seguo la linea difensiva. Il gioco del calcio è sem

 

- Spesso si parla di ciclo finito, ma Mertens, Callejon, Allan, Koulibaly e Ghoulam la seguono con attenzione...

 

"Tutti i giocatori mi stanno dando tanto. Non è il momento di pensare al proprio orticello. C'erano anni in cui anche io volevo andare via, ma poi arrivava il tempo di incontrarsi e si rinnovava il contratto. C'era qualcuno che guadagnava più di me. Prendere giocatori piu' forti di Mertens, Callejon, Koulibaly o Allan non è facile, servono milioni di euro. Il valore dei giocatori non si discute. 600/700 punti non sono pochi, li hanno fatto i senatori".

 

Antonio Petrazzuolo

 

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