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NM LIVE - Zuniga: “Sono colombiano napoletano, per Sarri ero un fantasma, Cavani? Lo rivedrei bene nel Napoli, l'infortunio? Andò così, Mazzarri fu bravo a farmi giocare a sinistra, Rafa Benitez? Non fu facile nel ruolo di terzino ma mi adattai"
07.05.2020 19:34 di Redazione

NAPOLI - JUAN CAMILO ZUNIGA, ex centrocampista del Napoli, è intervenuto a “NAPOLI MAGAZINE LIVE”, trasmissione che approfondisce i temi d’attualità legati al Calcio Napoli, condotta da Antonio Petrazzuolo, in onda il giovedì dalle 21 alle 22 su Napolimagazine.com e su tutti i canali social di “Napoli Magazine” (Facebook, Twitter, Instagram e Youtube). Ecco quanto dichiarato: “Mi sento un colombiano napoletano perché ho tanti bei ricordi che mi legano alla città, tanti amici e poi i tifosi, come fai a dimenticarli, sono sempre nel mio cuore. Il gol più bello in maglia azzurra? Non ne ho fatti tantissimi ma sono tutti belli, sicuramente il più importante fu quello segnato all’Inter che ci diede la possibilità di tornare in Champions dopo tantissimi anni. Il Pocho? Lo sento eccome, mamma mia ma quanto è diventato vecchio, con quella barba sembra Babbo Natale (e ride, ndr). Ho visto che sia lui che Marek Hamsik ormai sono anche esperti di vini, grandi amici miei! Come mai Lavezzi chiamò il suo cane "Camilo" ai tempi di Napoli? Lo dico in napoletano: che "lo.."! Ovviamente scherzo, era la testimonianza del grandissimo affetto tra noi. Di quella squadra ricorderò soprattutto l’amicizia che ci legava, un grandissimo gruppo, posso dire che non vedevamo l’ora di andare a Castel Volturno per allenarci. Dovrò sempre ringraziare Mazzarri perché, nonostante le mie resistenze, mi ha insegnato tanto, soprattutto mi ha fatto giocare a sinistra e mi ha fatto diventare uno dei più forti del campionato in quel ruolo. Non è stato assolutamente facile perché in Nazionale giocavo a destra, alla fine, però, ha avuto ragione ed io ho fatto bene entrambe le cose. Mi fa piacere che la gente parli di ‘finta alla Zuniga’, significa che ho lasciato il segno almeno in qualcosa. Quando è arrivato Benitez non ho avuto alcuna difficoltà perché ero già abituato a giocare a quattro dietro con la Colombia. Con Sarri mi sono sentito un po’ un fantasma perché non mi ha mai detto nulla, non ho mai capito cosa sia accaduto. Con Armero siamo come fratelli, da tanti anni abbiamo condiviso prima la maglia della Nazionale e poi del Napoli, è una persona unica, un vero personaggio. Se Cavani dovesse decidere di tornare a Napoli, sarebbe una cosa molto bella perché i tifosi lo amano, avrebbe la fiducia di tutti e tutto sarebbe più facile. Ho sempre detto che quando avrei lasciato il calcio, l’avrei fatto totalmente e così è stato, in questo modo riesco a dedicare tanto tempo alla mia famiglia, come ho sempre desiderato. Abbiamo una fondazione per dare una possibilità a tanti ragazzi, abbiamo una scuola calcio e mi piace scovare qualche talento, io sono convinto che chi ha avuto di più deve poter fare qualcosa per i più deboli. Il Napoli resta una grande squadra, è stata molto vicina allo scudetto, anche noi avemmo la possibilità ma purtroppo, non riuscimmo nell’impresa. La cosa più importante che voglio dire ai tifosi napoletani è che non ho mai dato priorità ai soldi perché se fosse stato così, oggi, nonostante gli acciacchi, giocherei ancora. Vi dirò di più, se tornassi indietro di dieci anni, preferirei giocare ancora e guadagnare meno, anziché essere costretto a smettere a causa degli infortuni. Non posso dare consigli a nessuno, ma posso solo dire che se c’è un gruppo importante, se sei contento di lavorare dove sei e con chi sei, se hai un bel rapporto con la società, Napoli è l’ideale perché la città ama il calcio e i calciatori azzurri. Speriamo che questa situazione passi quanto prima, qui in Colombia, per fortuna, non è stata così drammatica come in Italia e posso capire cosa stiate provando”.

 

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NM LIVE - Zuniga: “Sono colombiano napoletano, per Sarri ero un fantasma, Cavani? Lo rivedrei bene nel Napoli, l'infortunio? Andò così, Mazzarri fu bravo a farmi giocare a sinistra, Rafa Benitez? Non fu facile nel ruolo di terzino ma mi adattai"

di Napoli Magazine

07/05/2024 - 19:34

NAPOLI - JUAN CAMILO ZUNIGA, ex centrocampista del Napoli, è intervenuto a “NAPOLI MAGAZINE LIVE”, trasmissione che approfondisce i temi d’attualità legati al Calcio Napoli, condotta da Antonio Petrazzuolo, in onda il giovedì dalle 21 alle 22 su Napolimagazine.com e su tutti i canali social di “Napoli Magazine” (Facebook, Twitter, Instagram e Youtube). Ecco quanto dichiarato: “Mi sento un colombiano napoletano perché ho tanti bei ricordi che mi legano alla città, tanti amici e poi i tifosi, come fai a dimenticarli, sono sempre nel mio cuore. Il gol più bello in maglia azzurra? Non ne ho fatti tantissimi ma sono tutti belli, sicuramente il più importante fu quello segnato all’Inter che ci diede la possibilità di tornare in Champions dopo tantissimi anni. Il Pocho? Lo sento eccome, mamma mia ma quanto è diventato vecchio, con quella barba sembra Babbo Natale (e ride, ndr). Ho visto che sia lui che Marek Hamsik ormai sono anche esperti di vini, grandi amici miei! Come mai Lavezzi chiamò il suo cane "Camilo" ai tempi di Napoli? Lo dico in napoletano: che "lo.."! Ovviamente scherzo, era la testimonianza del grandissimo affetto tra noi. Di quella squadra ricorderò soprattutto l’amicizia che ci legava, un grandissimo gruppo, posso dire che non vedevamo l’ora di andare a Castel Volturno per allenarci. Dovrò sempre ringraziare Mazzarri perché, nonostante le mie resistenze, mi ha insegnato tanto, soprattutto mi ha fatto giocare a sinistra e mi ha fatto diventare uno dei più forti del campionato in quel ruolo. Non è stato assolutamente facile perché in Nazionale giocavo a destra, alla fine, però, ha avuto ragione ed io ho fatto bene entrambe le cose. Mi fa piacere che la gente parli di ‘finta alla Zuniga’, significa che ho lasciato il segno almeno in qualcosa. Quando è arrivato Benitez non ho avuto alcuna difficoltà perché ero già abituato a giocare a quattro dietro con la Colombia. Con Sarri mi sono sentito un po’ un fantasma perché non mi ha mai detto nulla, non ho mai capito cosa sia accaduto. Con Armero siamo come fratelli, da tanti anni abbiamo condiviso prima la maglia della Nazionale e poi del Napoli, è una persona unica, un vero personaggio. Se Cavani dovesse decidere di tornare a Napoli, sarebbe una cosa molto bella perché i tifosi lo amano, avrebbe la fiducia di tutti e tutto sarebbe più facile. Ho sempre detto che quando avrei lasciato il calcio, l’avrei fatto totalmente e così è stato, in questo modo riesco a dedicare tanto tempo alla mia famiglia, come ho sempre desiderato. Abbiamo una fondazione per dare una possibilità a tanti ragazzi, abbiamo una scuola calcio e mi piace scovare qualche talento, io sono convinto che chi ha avuto di più deve poter fare qualcosa per i più deboli. Il Napoli resta una grande squadra, è stata molto vicina allo scudetto, anche noi avemmo la possibilità ma purtroppo, non riuscimmo nell’impresa. La cosa più importante che voglio dire ai tifosi napoletani è che non ho mai dato priorità ai soldi perché se fosse stato così, oggi, nonostante gli acciacchi, giocherei ancora. Vi dirò di più, se tornassi indietro di dieci anni, preferirei giocare ancora e guadagnare meno, anziché essere costretto a smettere a causa degli infortuni. Non posso dare consigli a nessuno, ma posso solo dire che se c’è un gruppo importante, se sei contento di lavorare dove sei e con chi sei, se hai un bel rapporto con la società, Napoli è l’ideale perché la città ama il calcio e i calciatori azzurri. Speriamo che questa situazione passi quanto prima, qui in Colombia, per fortuna, non è stata così drammatica come in Italia e posso capire cosa stiate provando”.