Calcio
L'OPINIONE - Chiariello: "La pausa nazionale regala tre motivi di fibrillazione..."
10.10.2019 17:14 di Redazione

In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’ su Radio Punto Nuovo è intervenuto Umberto Chiariello, giornalista, con il suo EditoNuovo: “Vorrei sapere chi sono queste menti eccelse che trasformano la maglia azzurra dell'Italia in maglia verde per celebrare una ricorrenza, perché devono fare merchandising. Stiamo scherzando col fuoco. Già la nazionale italiana ha un calo clamoroso, dovuto all'eliminazione prematura dal mondiale, ma cambiare anche colore della maglia è qualcosa di veramente deleterio. Vedere i tre napoletani in nazionale. Izzo, giocatore che il Napoli non ha riscattato. D'Ambrosio e Lorenzo Insigne. Comunque ci sono tre giocatori che vestono attualmente la maglia del Napoli, Meret, Di Lorenzo e Insigne. Direi che Napoli ed il Napoli sono ben rappresentate. Vederli con la maglia verde mi fa veramente male. Il merchandising sta uccidendo il mondo del calcio. Già le maglie in stile basket dall'1 al 99 non sono ammissibili. Nel calcio la maglia identifica il ruolo, non la persona. Andare a cambiare anche i colori di una nazionale che si identifica nell'azzurro è un delitto della poesia del calcio. Quando parte il periodo delle nazionali con annesse soste in campionato, i motivi di fibrillazione per chi rimane sono tre: guardare le partite della nazionale, le notizie di mercato, le dichiarazioni dei giocatori nei loro paesi. Milik parla di mancanza di fiducia, di sconcerto per i cambiamenti di ruolo. Mertens fa una dichiarazione d'amore per il Napoli, dicendo che vuole restare, ma in pace. Koulibaly promette di tornare il vero Koulibaly. Insomma, quando ci sono le nazionali, non c'è altro che fare che tornare a polemizzare. Senza polemiche cosa scriverebbero i giornali in quindici giorni? Non ho visto alcuna pagina che parla di sport che adesso meriterebbero spazio".

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L'OPINIONE - Chiariello: "La pausa nazionale regala tre motivi di fibrillazione..."

di Napoli Magazine

10/10/2024 - 17:14

In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’ su Radio Punto Nuovo è intervenuto Umberto Chiariello, giornalista, con il suo EditoNuovo: “Vorrei sapere chi sono queste menti eccelse che trasformano la maglia azzurra dell'Italia in maglia verde per celebrare una ricorrenza, perché devono fare merchandising. Stiamo scherzando col fuoco. Già la nazionale italiana ha un calo clamoroso, dovuto all'eliminazione prematura dal mondiale, ma cambiare anche colore della maglia è qualcosa di veramente deleterio. Vedere i tre napoletani in nazionale. Izzo, giocatore che il Napoli non ha riscattato. D'Ambrosio e Lorenzo Insigne. Comunque ci sono tre giocatori che vestono attualmente la maglia del Napoli, Meret, Di Lorenzo e Insigne. Direi che Napoli ed il Napoli sono ben rappresentate. Vederli con la maglia verde mi fa veramente male. Il merchandising sta uccidendo il mondo del calcio. Già le maglie in stile basket dall'1 al 99 non sono ammissibili. Nel calcio la maglia identifica il ruolo, non la persona. Andare a cambiare anche i colori di una nazionale che si identifica nell'azzurro è un delitto della poesia del calcio. Quando parte il periodo delle nazionali con annesse soste in campionato, i motivi di fibrillazione per chi rimane sono tre: guardare le partite della nazionale, le notizie di mercato, le dichiarazioni dei giocatori nei loro paesi. Milik parla di mancanza di fiducia, di sconcerto per i cambiamenti di ruolo. Mertens fa una dichiarazione d'amore per il Napoli, dicendo che vuole restare, ma in pace. Koulibaly promette di tornare il vero Koulibaly. Insomma, quando ci sono le nazionali, non c'è altro che fare che tornare a polemizzare. Senza polemiche cosa scriverebbero i giornali in quindici giorni? Non ho visto alcuna pagina che parla di sport che adesso meriterebbero spazio".