Calcio
ASI - Barbaro: "In Italia il calcio ha solo chiesto e non si è fatto carico di un bene comune, pretendendo anche agevolazioni fiscali"
14.05.2020 18:25 di Redazione

Così il senatore della Lega e presidente ASI (Associazioni Sportive e Sociali Italiane) Claudio Barbaro ai microfoni di Radio Sportiva: "Il mondo del calcio ha sempre contribuito allo sviluppo del sistema sportivo italiano, ma è altrettanto vero che nel corso degli anni ha radicalmente cambiato pelle, perdendo fortemente i propri connotati sportivi e diventando esclusivamente un discorso commerciale. Ci sono interessi che devono essere salvaguardati, ma c'è un'emergenza che ha messo tutti in ginocchio. In questa situazione il mondo del calcio non si è posto in modo carino e se avesse agito in modo più composto avrebbe avuto risposte diverse. La Liga Spagnola ha messo a disposizione 200 milioni di euro per tutto il sistema sportivo e ha creato condizioni per un dialogo. Qui invece il calcio ha solo chiesto e non si è fatto carico di un bene comune, pretendendo anche agevolazioni fiscali. Lo sport di base? Da questa situazione ne esce con le ossa rotte. Tutti i centri sportivi vivono nella completa incertezza. Il calcio produce un ritorno fiscale importante, ma lo sport di base produce altrettanto se non di più. Il governo deve intervenire".

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ASI - Barbaro: "In Italia il calcio ha solo chiesto e non si è fatto carico di un bene comune, pretendendo anche agevolazioni fiscali"

di Napoli Magazine

14/05/2024 - 18:25

Così il senatore della Lega e presidente ASI (Associazioni Sportive e Sociali Italiane) Claudio Barbaro ai microfoni di Radio Sportiva: "Il mondo del calcio ha sempre contribuito allo sviluppo del sistema sportivo italiano, ma è altrettanto vero che nel corso degli anni ha radicalmente cambiato pelle, perdendo fortemente i propri connotati sportivi e diventando esclusivamente un discorso commerciale. Ci sono interessi che devono essere salvaguardati, ma c'è un'emergenza che ha messo tutti in ginocchio. In questa situazione il mondo del calcio non si è posto in modo carino e se avesse agito in modo più composto avrebbe avuto risposte diverse. La Liga Spagnola ha messo a disposizione 200 milioni di euro per tutto il sistema sportivo e ha creato condizioni per un dialogo. Qui invece il calcio ha solo chiesto e non si è fatto carico di un bene comune, pretendendo anche agevolazioni fiscali. Lo sport di base? Da questa situazione ne esce con le ossa rotte. Tutti i centri sportivi vivono nella completa incertezza. Il calcio produce un ritorno fiscale importante, ma lo sport di base produce altrettanto se non di più. Il governo deve intervenire".