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COPPA ITALIA - Contro la Lazio serve un Napoli "formato Doha": in campo i migliori
03.03.2015 12:50 di Redazione Fonte: Giovanni Scotto per il Roma

La Lazio di oggi non è quella che il Napoli ha battuto di recente. Le tante assenze, alcune cruciali, condizionarono Pioli. Senza sfogliare la margherita la più pesante fu quella di Felipe Anderson. Inutile girarci intorno, il gioiellino che stregò Lotito è diventato velocemente un giocatore in grado di spaccare la partita e fare la differenza. E può farlo anche contro il Napoli. Sarà un caso, ma da quando è rientrato (anche se non ha giocato sempre) i biancocelesti hanno vinto tre partite consecutive. La perla contro il Sassuolo è il campanello d’allarme principale per il Napoli di Benitez. Sottovalutare la semifinale d’andata di Coppa Italia sarebbe un grave errore. La Champions della Lazio (che non fa l’Europa) è proprio la coppa tricolore, che ha vinto due volte di recente (assieme alla Supercoppa) e che vuole tornare a conquistare. Fattore casalingo e un Napoli che vive un momento così così sono le insidie maggiori per la gara di domani. Per quella di ritorno ci sarà tempo, visto che si giocherà tra un mese. Meglio, quindi, fare un risultato utile adesso e poi rituffarsi su campionato ed Europa League. Il Napoli nel suo comunicato di ieri ha parlato di uno “spirito di Doha” da riconquistare. È quello che ha chiesto Benitez, che vuole allontanare il Napoli un po’ sparagnino visto nelle ultime uscite e rivedere la squadra battagliera e arrembante che ha messo alle strette la Juventus punendola poi ai rigori. E lo spirito non basterà: Benitez stavolta non deve sbagliare le scelte. Il turn over totale dell’Olimpico non ha pagato. In campo i migliori, naturalmente: Gabbiadini in panchina è stato uno schiaffo. Il suo ingresso nella ripresa ha consentito al Napoli di creare le uniche due occasioni davvero concrete del secondo tempo. Nella prima parte di gara, quella che ha fatto infuriare Benitez, era stato Higuaìn a fallire l’opportunità del gol. Chi allora? Qualsiasi scelta, a questo punto, potrebbe rivelarsi sbagliata. L’allenatore azzurro deve dimostrare di avere certezze e la situazione sotto mano. Tra i pali dovrebbe toccare a Rafael, che è stato declassato a portiere di riserva. Quindi dovrebbe toccare a lui per una logica “di coppe”. Ma Benitez se la sentirà di affidarsi al portiere che fino a pochi giorni fa era considerato ancora un pericolo pubblico? Teoricamente la formazione migliore vede Maggio a destra, Albiol e Koulibaly coppia difensiva, Ghoulam a sinistra. David Lopez e Gargano coppia di mediani, anche se Inler potrebbe scalzare uno dei due. Il tridente d’attacco dietro Higuaìn dovrebbe vedere Gabbiadini, Mertens e uno tra Callejon e Hamsik. Difficile che si vedano entrambi in campo dopo la deludente prova di domenica. Più facile che Benitez provi a dare fiducia all’estro del belga, anch’esso un po’ sbiadito, a dire la verità. Dovrebbe fare panchina De Guzman, mentre è ancora Gonzalo Higuain l’attaccante lanciato per l’attacco. Una maglia da titolare lo aspetta, anche se dietro di lui c’è Zapata che è in forma e ha il gol facile. Forse anche più del Pipita di queste ultime uscite.


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COPPA ITALIA - Contro la Lazio serve un Napoli "formato Doha": in campo i migliori

di Napoli Magazine

03/03/2024 - 12:50

La Lazio di oggi non è quella che il Napoli ha battuto di recente. Le tante assenze, alcune cruciali, condizionarono Pioli. Senza sfogliare la margherita la più pesante fu quella di Felipe Anderson. Inutile girarci intorno, il gioiellino che stregò Lotito è diventato velocemente un giocatore in grado di spaccare la partita e fare la differenza. E può farlo anche contro il Napoli. Sarà un caso, ma da quando è rientrato (anche se non ha giocato sempre) i biancocelesti hanno vinto tre partite consecutive. La perla contro il Sassuolo è il campanello d’allarme principale per il Napoli di Benitez. Sottovalutare la semifinale d’andata di Coppa Italia sarebbe un grave errore. La Champions della Lazio (che non fa l’Europa) è proprio la coppa tricolore, che ha vinto due volte di recente (assieme alla Supercoppa) e che vuole tornare a conquistare. Fattore casalingo e un Napoli che vive un momento così così sono le insidie maggiori per la gara di domani. Per quella di ritorno ci sarà tempo, visto che si giocherà tra un mese. Meglio, quindi, fare un risultato utile adesso e poi rituffarsi su campionato ed Europa League. Il Napoli nel suo comunicato di ieri ha parlato di uno “spirito di Doha” da riconquistare. È quello che ha chiesto Benitez, che vuole allontanare il Napoli un po’ sparagnino visto nelle ultime uscite e rivedere la squadra battagliera e arrembante che ha messo alle strette la Juventus punendola poi ai rigori. E lo spirito non basterà: Benitez stavolta non deve sbagliare le scelte. Il turn over totale dell’Olimpico non ha pagato. In campo i migliori, naturalmente: Gabbiadini in panchina è stato uno schiaffo. Il suo ingresso nella ripresa ha consentito al Napoli di creare le uniche due occasioni davvero concrete del secondo tempo. Nella prima parte di gara, quella che ha fatto infuriare Benitez, era stato Higuaìn a fallire l’opportunità del gol. Chi allora? Qualsiasi scelta, a questo punto, potrebbe rivelarsi sbagliata. L’allenatore azzurro deve dimostrare di avere certezze e la situazione sotto mano. Tra i pali dovrebbe toccare a Rafael, che è stato declassato a portiere di riserva. Quindi dovrebbe toccare a lui per una logica “di coppe”. Ma Benitez se la sentirà di affidarsi al portiere che fino a pochi giorni fa era considerato ancora un pericolo pubblico? Teoricamente la formazione migliore vede Maggio a destra, Albiol e Koulibaly coppia difensiva, Ghoulam a sinistra. David Lopez e Gargano coppia di mediani, anche se Inler potrebbe scalzare uno dei due. Il tridente d’attacco dietro Higuaìn dovrebbe vedere Gabbiadini, Mertens e uno tra Callejon e Hamsik. Difficile che si vedano entrambi in campo dopo la deludente prova di domenica. Più facile che Benitez provi a dare fiducia all’estro del belga, anch’esso un po’ sbiadito, a dire la verità. Dovrebbe fare panchina De Guzman, mentre è ancora Gonzalo Higuain l’attaccante lanciato per l’attacco. Una maglia da titolare lo aspetta, anche se dietro di lui c’è Zapata che è in forma e ha il gol facile. Forse anche più del Pipita di queste ultime uscite.


Fonte: Giovanni Scotto per il Roma