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LIBRI - “Layla” di Massimo Piccolo, presentazione al Sottopalco del Teatro Bellini a Napoli
09.12.2019 12:08 di Redazione

Si chiama “Layla”, l’ultimo libro dello scrittore e regista Massimo Piccolo edito da Cuzzolin e sarà presentato martedì 10 dicembre, a partire dalle ore 17,30, al Sottopalco del teatro Bellini (via Conte di Ruvo, 14), in collaborazione con “Laterzagorà”. Ad accompagnarlo, nel corso della presentazione, pensata in modo non canonico e in cui la musica farà da colonna sonora al romanzo, la voce della cantante Adriana Cardinale e la chitarra di Dario Panzariello. 

 

In una Napoli reale e contemporanea, cinque ragazzi stanno per vivere quello che sarà l’anno più incredibile e agghiacciante della loro intera esistenza. Nel normale scorrere delle giornate di ragazzi del liceo, tra passioni, aspirazioni e i naturali intoppi del diventare adulti, si insinua, silenzioso e lento come un serpente che muove in una notte senza luna, la realtà, fatta di misteri e accadimenti inspiegabili, che da migliaia di anni accompagna, discreta e presente (rivelandosi solo a piccoli sprazzi – ora in una cappella chiusa, ora in un dipinto, ora nelle fattezze di una Madonna col Melograno), l’esistenza di Partenope e della città di Napoli.

 

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LIBRI - “Layla” di Massimo Piccolo, presentazione al Sottopalco del Teatro Bellini a Napoli

di Napoli Magazine

09/12/2024 - 12:08

Si chiama “Layla”, l’ultimo libro dello scrittore e regista Massimo Piccolo edito da Cuzzolin e sarà presentato martedì 10 dicembre, a partire dalle ore 17,30, al Sottopalco del teatro Bellini (via Conte di Ruvo, 14), in collaborazione con “Laterzagorà”. Ad accompagnarlo, nel corso della presentazione, pensata in modo non canonico e in cui la musica farà da colonna sonora al romanzo, la voce della cantante Adriana Cardinale e la chitarra di Dario Panzariello. 

 

In una Napoli reale e contemporanea, cinque ragazzi stanno per vivere quello che sarà l’anno più incredibile e agghiacciante della loro intera esistenza. Nel normale scorrere delle giornate di ragazzi del liceo, tra passioni, aspirazioni e i naturali intoppi del diventare adulti, si insinua, silenzioso e lento come un serpente che muove in una notte senza luna, la realtà, fatta di misteri e accadimenti inspiegabili, che da migliaia di anni accompagna, discreta e presente (rivelandosi solo a piccoli sprazzi – ora in una cappella chiusa, ora in un dipinto, ora nelle fattezze di una Madonna col Melograno), l’esistenza di Partenope e della città di Napoli.