La settimana europea ha celebrato il dominio del calcio spagnolo, con la qualificazione di due squadre nelle semifinali Champions e addirittura tre in Europa League. La redazione di Radiocalciomercato.it ha contattato in esclusiva l'ex tecnico del Levante, Gianni De Biasi, attualmente ct dell'Albania, per fare il punto sullo strapotere delle squadre iberiche. "Negli ultimi anni il calcio spagnolo ha fatto passi da gigante, sono molto più attenti, hanno un campionato di alto livello, è un calcio che basa molto sulla tecnica ma anche l'aspetto tattico è migliorato", ha esordito il tecnico veneto.

BARCELLONA O REAL MADRID? - "Il Real è molto piu fisico, ilBarcellona è la somma di una grande qualità abbinata al gioco manovrato che comunque non può prescindere dalla qualità dei singoli. Il Barça è attualmente la squadra più forte del mondo, così come dimostrato nel Mondiale per Club."

TERZO POSTO - Sulla lotta per l'accesso alla Champions League in Serie A, De Biasi ha dichiarato: "Dipenderà molto dal posticipo di domani tra Lazio e Napoli. Con una vittoria dei laziali potrebbe esserci l'eliminazione dai partenopei, ma bisogna vedere come l'Udinese recupererà dallo smacco Europa League e dalla voglia dei suoi calciatori di arrivare al traguardo".

MILAN O JUVENTUS? - "Calendario favorevole al Milan, anche se ha uno scoglio rischioso alla penultima contro l'Inter; la Juve se batterà il Palermo domani potrà continuare a sperare, ma sarà una lotta avvincente fino alla fine".

IL PUNTO SULLA B - "Gran campionato, avvincente, soprattutto nella parte medio alta della classifica, per la promozione diretta avevo pronosticato una vittoria facile del Torino, la squadra è di valore, guidata da un tecnico con la giusta esperienza, è inaspettata la sua classifica anche se comunque si trova in testa. Il Sassuolo punta dritto alla serie A, sta facendo risultati importanti e ha una grande società alle spalle, un giusto premio al calcio di provincia pieno di sacrifici e può essere considerata l'Udinese della serie B."

ALBANIA - "Sono costantemente in giro alla ricerca di calciatori da inserire nella rosa della nazionale, bisogna considerare che dobbiamo crescere e lavorare tanto".